“C’è in tutti noi ancora forte l’immagine di quest’estate del Vesuvio che brucia, dei soccorsi, delle squadre e dei volontari che, senza sosta, hanno lavorato per spegnere gli incendi. E’ stato un fatto drammatico che la Campania ha vissuto in quei giorni, a partire dai sindaci, dalle popolazioni e dall’ente Parco del Vesuvio. La macchina regionale si è ancora una volta mostrataefficiente, ma l’eccezionalità degli eventi registrati nel 2017 ci impone un’ulteriore riflessione sulla sua organizzazione”. Così ha dichiarato la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio nel corso del convegno a Palazzo Reale “Tutelare i boschi dagli incendi: proposte e azioni per la salvaguardia ed il recupero del territorio. Caso studio: il Vesuvio” organizzato dall’Arma dei Carabinieri con il patrocinio della Regione Campania.
“Occorre innanzituttoaumentare i punti di presidio e vigilanzae il numero delle persone che si occupano della Direzione dell’operazione di spegnimento e soprattutto puntare sulla prevenzione – ha continuato D’Amelio -. Per fare ciò serve l’esperienza dell’ex Corpo Forestale dello Stato che negli anni passati ha curato i nostri boschi.E serve avere a disposizione più operatori e volontari che si sono dimostrati indispensabili per le azioni di soccorso. Voglio per questo rivolgere un appello all’Arma dei Carabinieri e ai Vigili del Fuoco: occorre formare i Dos, con corsi rivolti agli appartenenti alle comunità montane e ai volontari, per contare su un numero sempre maggiore di Direttori di Operazione di Spegnimento presenti sul territorio.L’altro versante su cui occorre lavorare è senza dubbio quello della prevenzione. C’è bisogno diinvestire risorse per sostenere interventi di forestazione e imboschimento – ha concluso la presidente -. Lo si può fare utilizzando i fondi del Psr chedefinisce «Priorità 4» gli stanziamenti per diverse misure d’intervento, tra cui le azioni di tutela dei boschi contro incendi. In particolare, il Psr della Regione Campania stanzia 1.836 milioni di euro, di cui 1.110 comunitari e 726 nazionali e regionali. Sono previsti 686 per la «Priorità 4», pari al 37,5% del totale”.