Va a Salvatore Caruso il premio “Le Eccellenze nelle Imprese” promosso dal Lions Club Avellino Host e dal Lions Club Avellino Principato Ultra. L’artigiano e stilista calitrano, padre del brand “Nelle Grandi Fauci” (griffe di moda maschile nota per aver vestito, tra gli altri, l’abbigliamento di scena di attori come Raoul Bova, Alessandro Preziosi, Claudio Amendola, Paolo Conticini, Giulio Scarpati, Sergio Assisi, Kaspar Capparoni, Massimo Ghini, Claudio Bisio, Massimo Ceccherini), sarà insignito del riconoscimento, insieme ad altri tre imprenditori irpini, in una cerimonia ufficiale, patrocinata dal Comune di Avellino, in programma venerdì 1 aprile, alle ore 18.00, presso il Circolo della Stampa di Avellino. Diversi i parametri utilizzati dall’organizzazione territoriale del Lions per identificare le best practice manageriali che operano con successo in ambito locale. Fra i requisiti esaminati: aziende capitanate da giovani imprenditori under 45, imprese che si sono distinte nel mercato di appartenenza per il loro core business. Ed ancora: società che hanno portato il made in Irpinia al di fuori dei confini nazionali e che hanno prodotto, con la loro attività, un ritorno economico sul territorio provinciale. Tutti criteri che premiano il lavoro e l’impegno profuso da Caruso che sta facendo, della sua signature, una label sempre più apprezzata e conosciuta nei circuiti nazionali e internazionali della moda per uomo. Soprattutto nel campo della jeanseria dove il suo marchio è diventato celebre grazie all’idea del ‘No Wash Jeans’. Denim, frutto di numerosi esperimenti e concepito su telai tradizionali con aghi ancora in legno, che viene pulito in freezer o all’aria aperta così da avere un effetto personalizzato sulla vestibilità. “Ricevere questo importante premio – dichiara entusiasta il maker Caruso – mi emoziona e mi inorgoglisce non poco”. “Essere considerato un’eccellenza nel panorama imprenditoriale irpino – continua – è sì un grande attestato di stima. Ma è anche una grande responsabilità che mi spinge ad un senso del dovere ancora più forte. Il tutto nell’ottica di fare sempre meglio e di più”. “La nostra terra – conclude – ha tanti talenti acquisiti e in erba. Sembrerà forse scontato. Ma sacrifici, idee sempre nuove e in movimento, capacità di innovarsi e rinnovarsi, fare rete anche in maniera trasversale possono essere ingredienti giusti per emergere soprattutto in un mercato che impone sfide sempre più glocal. La mia esperienza è fatta da questi elementi. Spero possano essere utili soprattutto alle nuove generazioni”.