Tanti sono i luoghi di Napoli attorno ai quali vivono leggende popolari ed antiche tradizioni. A San Giorgio a Cremano, a ridosso del Vesuvio, città famosa -tra l’altro – per aver dato i natali all’indimenticabile Massimo Troisi, esiste (strutturalmente) una vecchia fabbrica, tra le altre, ormai dismessa e fuori attività, in cui in passato si producevano bambole. Da anni, le persone che abitano nelle vicinanze giurano di udire rumori e voci che fanno pensare ad una fabbrica ancora in piena attività. Molti anni fa, la fabbrica fu tragicamente divorata da un incendio,s i trattó di un brutto incidente, che costó la vita a numerosi operai, rimasti uccisi dalle fiamme. In alcuni periodi dell’anno e soprattutto nel mese di gennaio, mese in cui avvenne l’incendio, pare che la fabbrica prenda misteriosamente vita. Moltissime sono le testimonianze di chi addirittura afferma di aver ripetutamente visto, dai finestroni mal ridotti, bagliori di fuoco, lapilli e fiamme, come se ad ogni anniversario dalla tragedia, si ripeta quella stessa giornata in un macabro replay, come se quegli animi non si fossero mai rassegnati a quella assurda ed ingiusta “fine”. Carla Carro