“La Commissione Lavori Pubblici del Senato avrebbe chiesto al Governo di accorciare il percorso della Ferrovia Napoli-Bari e cancellare la deviazione verso Grottaminarda, sopprimendo quindi la stazione Hirpinia. Ma esiste una Legge in merito, la 133, detta “Sblocca Italia”, e che già prevede una stazione in Irpinia. Dal momento che il parere della Commissione, espresso ieri in Senato, non può certamente cambiare tale legge, chiedo al Ministro Toninelli che valore abbia questa raccomandazione, oltre a quello meramente propagandistico cui siamo abituati, e come intenda procedere ora! Che indicazione pensa di dare ad Rfi?
Oltre al vincolo di legge, peraltro, secondo il documento del Senato, si risparmierebbero in questo modo 1,6 miliardi di euro che potrebbero essere dirottati sulla Avellino-Benevento, ma in realtà per questa tratta, che si chiama Avellino-Benevento-Salerno, sono già stati stanziati 230 milioni di finanziamento per l’elettrificazione e la velocizzazione. Non occorrerebbero, pertanto, ulteriori fondi.
La stazione Hirpinia, inoltre, è particolarmente importante per il trasporto merci perché si tratta di un’area industriale per la quale sono previsti interventi di logistica. Non a caso la Regione l’ha individuata come area Zes. Far saltare questa stazione significherebbe far saltare tutto un progetto di sviluppo del territorio.
Infine, per il lotto Apice-Hirpinia c’è un appalto in corso di 900 milioni e da Rfi sono già arrivate le offerte. Adesso, sospendere tutto sarebbe una grave perdita. E non si capisce per quale soluzione alternativa, perché non è stata individuata. Il M5S dice di essere contro gli sperperi, ma in questo caso, un’opera che è stata costruita con il consenso del territorio rischia, invece, di diventare una ulteriore dilapidazione. Di tempo e soldi”.
Lo dichiara la Senatrice di Forza Italia, Sandra Lonardo.