“Prendiamo atto della decisione della Divisione di comunicarci a poche ore dal match di sospendere tutte le attività agonistiche e di non far giocare la partita a Pesaro. Dopo che avevamo chiesto rassicurazioni per una settimana intera, dopo che la Rai aveva disdetto la diretta del match, ci siamo comunque assunti la responsabilità di inviare atleti, tecnici e dirigenti in una zona ritenuta ad alto rischio pur di onorare il campionato. Stiamo comunicando al Comune di Mercogliano, con cui siamo già in contatto, che i nostri ragazzi stanno per rientrare da Pesaro dopo la gita che la Sandro Abate ha pagato a proprie spese obbligata da decisioni cervellotiche.Ci assumiamo le nostre responsabilità ma anche la Divisione deve assumersi le proprie. Un atteggiamento, quello assunto nei nostri confronti e un modo di fare, che condanniamo fermamente. Troppa superficialità nel mettere a rischio un team di professionisti. A nostre spese, con ragazzi che hanno alloggiato, mangiato e soggiornato in una Zona gialla comunque a rischio. E come dei pacchi rispediti al mittente per una gara che si sarebbe dovuta giocare da qui a poche ore. Non riteniamo ammissibile che una Divisione si adoperi con così tanta superficialità a danno di una società consociata. Specie se a rischio c’è l’incolumità di almeno 20 tesserati. Ci riserviamo ogni decisione in merito sul proseguo del campionato. E decideremo se vale la pena anche continuare. Non ci stiamo ad essere trattati così. Avevano chiesto anche il rinvio della gara. Ci è stato riferito che si sarebbe valutata nei giorni scorsi anche una nuova sede per il match. Ed invece, siamo stati costretti a partire a nostro rischio e pericolo. Ora ritorniamo a casa. La squadra, da qui a poco, si rimetterà in moto per ritornare in Irpinia. Siamo, in questo momento, pieni di incertezze. E, con forza, esprimiamo tutto il nostro dissenso per una Divisione che oggi, purtroppo, ha dimostrato di non tenere a cuore l’interesse per una società di Serie A, come la nostra”.
Il Presidente