“La settimana prossima contatteremo urgentemente i nostri consiglieri regionali a Napoli. La Regione Campania deve avviare un serio e costruttivo ragionamento sullo stato della sanità in Irpinia e nel Sannio”. Ad affermarlo è Carlo Sibilia, dopo aver incontrato, nei giorni scorsi, i dottori Angelo Percopo e Maria Concetta Conte – rispettivamente direttore generale e direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino – e la dottoressa Maria Morgante, direttore generale dell’Asl di Avellino. “Mi sono stati evidenziati dei problemi e delle difficoltà che andrebbero affrontati in maniera congiunta, sinergica e coordinata. Mi è stata sottolineata, in particolare, la necessità di creare, quanto prima, una sorta di governance congiunta della sanità che si possa estrinsecare non solo con una maggiore sinergia e collaborazione tra Ospedale e Asl, ma con un dibattito continuo tra i vari attori in campo, a cominciare dalle istituzioni, coinvolgendo maggiormente anche le associazioni. Infatti, emerge con chiarezza, ad esempio, che oggi l’Ospedale non è più in grado di fornire tutte le risposte necessarie. Il Moscati, troppo spesso, pur essendo una struttura di II e III livello, effettua anche prestazioni di I livello, rischiando così di ingolfarsi. Quando Moscati e Asl collaborano, si raggiungono importanti traguardi: entro la fine dell’anno, entrerà in funzione il Cup e di questo va dato atto a Percopo e Morgante”. “E’ grave – sottolinea Sibilia – che l’Ospedale, ancor oggi, non possa avere in organico ben 16 primari. Dunque, per tutti questi motivi, chiederemo l’intervento diretto della Regione Campania”. “Molto grave, inoltre, il problema delle strutture sanitarie presenti in città. Ad oggi, alla direzione sanitaria del Moscati non è giunta ancora nessuna richiesta formale ed ufficiale, da parte del Comune di Avellino, per l’utilizzo dell’ex Ospedale di Viale Italia. Edificio, quest’ultimo, che non può essere utilizzato dall’Asl di Avellino per il trasferimento del Distretto Sanitario, per una serie di difficoltà, anche di tipo economico. Ci chiediamo, dunque, quale sia la reale intenzione dell’amministrazione avellinese. Il sindaco Foti deve fornire delle risposte alla città. Non vorremmo – precisa Sibilia – che le cose andassero come sono andate con il Centro per l’Autismo di Valle. L’Asl ha dovuto, per adeguarsi ai Lea del Governo, individuare una struttura in Alta Irpinia, perché sull’argomento ha trovato il Comune impreparato. Credo che anche su questo aspetto, dunque, la città meriti delle risposte quanto prima, perché il Centro per l’Autismo di Valle deve essere aperto. Su queste strutture, il Comune deve fornire elementi di chiarezza”.