«L’esultanza del consigliere regionale Vincenzo Alaia per la programmazione dei fondi destinati all’edilizia sanitaria in Campania ed in particolare in Irpinia, ci fa comprendere quanto sciacallaggio sia stato compiuto sulla vicenda dell’ex Parco degli Ulivi e come stia poco a cuore alla Regione Campania e ai rappresentanti del nostro territorio. in primis lo stesso Alaia che nel Vallo di Lauro ha fatto sempre incetta di voti, il destino della struttura per cui sono stati spesi milioni di euro per l’acquisto e almeno centocinquantamila euro per la progettazione degli interventi di messa in sicurezza ed adeguamento». E’ quello che tra il sarcastico e l’amaro esprime in una nota il dirigente provinciale del Mir Giuseppe Rubinaccio, che da settimane sta conducendo una battaglia per riportare al centro dell’agenda politica il caso dell’ex struttura sanitaria da anni abbandonata a sè stessa. «Alaia, se ci sei batti un colpo» commenta sarcasticamente l’esponente del centrodestra «anche perchè poi dovrà spiegare ai cittadini del Vallo di Lauro come mai esulti per le strutture ospedaliere che saranno ristrutturate, per l’ospedale di comunità a Bisaccia e non dica una parola invece su una struttura che acquisita con fondi pubblici è stata trasformata in una cattedrale nel deserto. Forse non serviranno neanche tanti argomenti, magari potrà dire che il Vallo è zona costiera e ha dimenticato che anche noi facciamo parte a pieno titolo delle aree interne. Zero in geografia, ma sicuramente un nuovo bottino di guerra da portare via in vista delle prossime elezioni». E c’è una conferma a quanto rappresentato a Moschiano dalla consigliere regionale Flora Beneduce: «Quanto è stato riferito dalla consigliere Beneduce, in ordine ai fondi del Governo per l’edilizia sanitaria ha trovato un immediato riscontro, purtroppo non nel Vallo di Lauro. Ma la mia domanda resta comunque una sola e semplice: i sindaci cosa aspettano? I referenti di questi parlamentari regionali che fanno finta di nulla, dimenticandosi di quanto promesso in campagna elettorale e delle passerelle varie, cosa aspettano per segnalare e alzare la voce su queste vicende? Esiste un Unione dei Comuni? E perché non si fa sentire formalmente su questo caso, l’ennesima occasione persa per il nostro territorio?