Santa Lucia e Sant’Aniello sono due Santi molto affini agli occhi dei fedeli. Lontani nel tempo, infatti vissero a circa due secoli di distanza, ma vicini nei festeggiamenti: il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia e il giorno seguente, 14 dicembre, Sant’Aniello.
Santa Lucia martire siracusana fu decapitata durante le persecuzioni contro i cristiani per mano dell’imperatore Diocleziano per aver consacrata la sua vita a Dio. Molte sono le leggende attorno al suo culto. Si racconta che la giovane avesse fatto innamorare un ragazzo, abbagliato dalla bellezza dei suoi occhi e desideroso di averli. Lucia decise di donarglieli e accadde un miracolo: da cieca riprese la vista e un nuovo paio di occhi. Ma il destino beffardo volle che il ragazzo glieli chiese di nuovo: Lucia si rifiutò e per questo venne uccisa con una coltellata al cuore. La festa di Santa Lucia coincide con il solstizio d’inverno, il giorno più breve dell’anno e cadendo nella stagione dell’Avvento, questa festa è considerata come un evento che segna l’arrivo del Natale, tanto che in alcune province del Nord Italia, al pari di una befana, porta doni ai bambini.
Sant’Aniello è un Santo napoletano perché nacque a Napoli, nel 535 d. C., da un’anziana donna non più fertile finché non ricevette la grazia dalla Madonna. Il giovane adolescente decise di ritirarsi presto in solitudine per diversi anni vivendo in una grotta e successivamente entrò a far parte dell’Ordine dei Benedettini, di cui divenne Abate nel Convento di San Gaudioso: qui fondò un ospedale per i malati più bisognosi.
Morì il 14 dicembre nel convento, ed in tale giorno si festeggia la sua santità. È da sempre reputato il Santo protettore delle partorienti e dei marinai.
Vi è un detto napoletano che accumuna le due figure: “A Santa Lucia nu passe ‘e gallina, a Sant’Aniello nu passe ‘e pecuriello”.
Il proverbio indica che, mentre il 13 dicembre il giorno si allunga di pochissimo, così come è minima la distanza tra i passi di una gallina che cammina, il 14 dicembre il giorno inizia ad aumentare proprio come è più ampio il passo di un agnellino.
Nunziata Napolitano