Sant’Anastasia – Un unico progetto denominato “Strade della Fede” accomunerà Pollena Trocchia, Cercola e Sant’Anastasia per valorizzare sia il Santuario di Madonna dell’Arco, sia le strade di accesso ad esso, già luogo turistico-religioso noto in tutto il mondo, che raggiunge picchi di presenze nel solo lunedì in Albis di circa 400mila fedeli e visitatori.
A presentarlo stamattina in conferenza stampa presso il Centro Studi del Santuario, i sindaci Francesco Pinto e Raffaele Abete, insieme al priore del Santuario di Madonna dell’Arco, Padre Alessio Romano ed al propulsore Biagio Scognamiglio, che ha spinto i comuni a collaborare per approvare un protocollo d’intesa, che vedrà Sant’Anastasia capofila di un progetto redatto dall’insieme dei tecnici dei tre Enti.
Il progetto mira alla riqualificazione e all’ammodernamento di via Madonna dell’Arco in Sant’Anastasia, via Giuseppe Garibaldi in Pollena Trocchia e corso D. Ricciardi in Cercola”, arterie stradali fondamentali per il turismo religioso ed il pellegrinaggio, cammini intrisi di spiritualità, ma al contempo, anche percorsi di interesse storico, culturale e naturalistico, che tutti, a progetto concluso, potranno conoscere meglio trovando motivi e luoghi recettivi per prolungare la loro permanenza.
L’intervento dovrà garantire anche la valorizzazione degli aspetti collegati alle vie del gusto e dell’artigianato, oltre alle bellezze paesaggistiche e architettoniche.
La programmazione dei fondi europei 2014/2020 rappresenta un’opportunità attraverso la quale recuperare le risorse necessarie per la realizzazione dell’intervento.
“Il Santuario di Madonna dell’Arco può e deve essere considerato una risorsa per la crescita sociale, economica e religiosa non solo per il comune di Sant’Anastasia, ma anche per quelli limitrofi, come appunto Pollena Trocchia. Per questo motivo – ha detto il Sindaco, Francesco Pinto – abbiamo pensato di estendere la collaborazione già quotidiana tra le nostre Amministrazioni anche a questo progetto di riqualificazione stradale e territoriale, importante pure sotto il profilo dell’adeguata accoglienza al turismo religioso. Lavorare insieme è oggi fondamentale per attingere a risorse europee ma anche per immaginare sviluppi organici delle nostre terre. L’obiettivo è rendere evidente nell’attraversamento di quelle che saranno le strade della fede la storia e la cultura che le permea garantendole uno sviluppo a 360 gradi, anche per rispondere adeguatamente alle esigenze dei cittadini e degli operatori commerciali. Dobbiamo fare in modo che chi le percorre sia poi incentivato ad esplorarne i dintorni, approfondendo la conoscenza dell’intero territorio”.
“Sono molto contento di questo protocollo perché – ha detto il priore del Santuario di Madonna dell’Arco, Padre Alessio Romano – credo fermamente che l’unico modo di costruire qualcosa di utile per il territorio e la popolazione sia percorrere la strada della comunione, dello stare insieme. Essere spinti gli uni dagli altri e scambiarsi le idee è sicuramente un bene. Solo la domenica, da questo Santuario, passano dalle 15mila alle 20mila persone. Lo scorso anno, in occasione del Lunedì in Albis, abbiamo stimato invece ben 380mila persone. È un polo religioso che dunque attira tantissimo ed è bello creare un percorso che consenta a chi viene qui di guardarsi anche intorno e sostarvi”.
Presente alla conferenza stampa anche il tecnico Biagio Scognamiglio, che molto si è speso per questa unione di forze. “Stiamo assistendo a un momento virtuoso grazie alla collaborazione tra i tre comuni e alla vicinanza del Santuario. Ciò fa sì che questo progetto possa davvero arrivare a soluzione. Nell’ambito della progettazione esecutiva si potrebbe pensare anche a una pista ciclabile che affianchi il percorso veicolare e che dia ulteriore respiro a una strada che può costituire a pieno titolo la via d’accesso al Parco Nazionale del Vesuvio”.
“Credo molto nella strada della cooperazione e dell’essere uniti tra comuni che hanno obiettivi condivisi da raggiungere per il bene delle rispettive comunità – dice il sindaco Lello Abete – come sta avvenendo tra Pollena, Cercola e Sant’Anastasia nel deliberare ed approvare il protocollo d’intesa, primo passo che ci permetterà di passare alla fase progettuale e poter accedere a finanziamenti europei. Con protocollo d’intesa diamo un segnale importante per valorizzare il Santuario della Madonna dell’Arco e tutto quanto ruota intorno al nostro territorio mariano”.