a cura di don Riccardo Pecchia
Oggi 3 luglio si festeggia san Leone II, 80º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, siciliano di origine amante della povertà e dei poveri, il Liber pontificalis, oltre a celebrare la sua vasta erudizione, ne esalta le capacità nel canto e nella salmodia, ciò fa ipotizzare che egli avesse fatto parte o fosse stato addirittura alla guida della schola cantorum lateranense, fu durante il suo pontificato che introdusse nella celebrazione della Messa il “bacio della pace”.
3 luglio: san Tommaso Didimo, il suo nome in aramaico significa “gemello”, fu uno dei dodici apostoli di Gesù; prima di essere chiamato tra gli apostoli era pescatore in Galileaè noto per essere il protagonista di un brano del Vangelo secondo Giovanni in cui prima dubitò della risurrezione di Gesù e poi lo riconobbe, facciamo torto a Tommaso ricordando solo il suo momento famoso di incredulità dopo la risurrezione, lui è ben altro che un seguace tiepido, ma credere non gli è facile e non vuol fingere che lo sia, dice le sue difficoltà, si mostra com’è, ci somiglia, ci aiuta; secondo la tradizione, si spinse a predicare il Vangelo fuori dei confini dell’Impero romano, in Persia e India, dove fondò la prima comunità cristiana, ignoriamo quando e dove sia morto, sappiamo che fu pugnalato da un pagano durante un viaggio missionario; patrono degli architetti, dei geometri, degli agrimensori e dell’India.
3 luglio: beata Maria Anna Mogas Fontcuberta, religiosa spagnola e fondatrice della congregazione delle Francescane Missionarie della Madre del Divin Pastore; nata da una famiglia di agiati proprietari terrieri, dopo la morte dei genitori si trasferì da una zia a Barcellona, dove proseguì gli studi iniziati dai genitori, in piena sintonia con la zia, poi fuggì di casa e si unì a un gruppo di cappuccine costrette ad abbandonare il loro monastero a causa della politica ecclesiastica dei governi spagnoli del tempo: sotto la direzione di Josep Tous Soler, le donne diedero inizio alla congregazione delle suore Cappuccine della Madre del Divin Pastore, la beata fu la prima superiora generale della congregazione, successivamente si trasferì con alcune sue suore a Madrid per assumere la direzione di un asilo: Madre Maria Anna si trovò anche in difficoltà per i contrasti sorti in merito alla direzione dell’Istituto, dovuti alla distanza fra le Comunità di Barcellona e Madrid, per dare un’organizzazione più stabile al suo istituto, la Madre si pose sotto la direzione dell’arcivescovo di Toledo che fece mutare il loro abito e il loro nome, ma le suore di Barcellona si opposero e non la riconobbero più come loro superiora; ne scaturì una rottura fra le due Comunità e la formazione di due rami religiosi diversi: Le “Francescane Missionarie della Madre del Divin Pastore” con le suore che seguirono madre Mogas e le “Cappuccine della Madre del Divin Pastore” con le religiose di Barcellona, Madre Maria Anna Mogas Fontcuberta fu colpita da un attacco di apoplessia e il suo stato fisico si andò deteriorando progressivamente; dopo aver speso tutta la sua vita al servizio delle sue consorelle e della gioventù, morì il 3 luglio 1886