
a cura di don Riccardo Pecchia
Oggi. 22 marzo la chiesa celebra san Benvenuto Scotivoli, nacque ad Ancona nel 1188, da una nobile famiglia. Studiò giurisprudenza all’università di Bologna insieme a san Silvestro Guzzolini, fondatore dei silvestrini, come egli stesso narrerà più tardi al discepolo Andrea di Giacomo da Fabriano. Nel marzo 1262 era arcidiacono del capitolo della diocesi di Ancona. Il 1 agosto 1263 succedeva a Giovanni Colonna, arcivescovo di Nicosia, nella carica di amministratore della Chiesa di Osimo. Prima di essere ordinato vescovo volle vestire l’abito francescano. Nel 1264 Urbano IV
restituiva ad Osimo la cattedra episcopale, trasferita nel 1240 a Recanati da Gregorio IX, per punire gli Osimani del loro appoggio a Federico II; ora, nella lotta fra il pontefice e Manfredi, fin dal 1262 la città si era sottomessa al papa ed aveva meritato diversi favori, che culminarono appunto nella reintegrazione a diocesi. Con bolla del 13 marzo 1264 Urbano IV nominava Benvenuto vescovo di Osimo, già suo cappellano, procedendo nell’aprile alla sua consacrazione. Si distinse alla guida della diocesi per lo spirito riformatore. Dovette subire persecuzione da alcuni monaci non disposti ad accettare la sua lotta contro gli abusi. Distribuì ai poveri ogni suo avere. Nel 1269 ordinò sacerdote san Nicola da Tolentino. Morì ad Osimo il 22 marzo 1282.


