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7 maggio: beato Francesco Paleari, nacque a Pogliano Milanese (Milano) il 22 ottobre 1863, da una famiglia modesta, ricca solo di fede e di lavoro, dove crebbe con un carattere sereno, gioioso e ben disposto verso tutti. L’8 gennaio 1877 entrò nel Seminario della Piccola Casa della Divina Provvidenza a Torino, fondata da san Giuseppe Benedetto Cottolengo. Questo Seminario, posto sotto la protezione di San Tommaso d’Aquino e perciò detto “Famiglia dei Tommasini”, accoglieva aspiranti al sacerdozio privi di mezzi economici. Si iscrisse al Terz’Ordine Francescano fin dai primi anni del suo chiericato, rinnovando la sua adesione nel 1920 e nel 1927. Compiuti gli studi teologici con ottimi risultati, il 18 settembre 1886 fu ordinato sacerdote, a 23 anni. Come gli era stato insegnato, pensava di dedicarsi tutto ai poveri, ai malati, ai disabili, ai bambini in difficoltà, nella “Piccola Casa”, in silenzio e nascondimento. Un sacerdote tutto carità, piuttosto colto e subito fu chiamato a insegnare latino, poi filosofia nel Seminario dei “Tommasini”, poi anche nel Seminario dei Missionari della Consolata, fondati dal beato Giuseppe Allamano di cui fu consigliere e collaboratore. Per più di 40 anni fu confessore e direttore spirituale del seminario diocesano e predicatore di esercizi spirituali. In tutto si mostrava animato dallo stesso spirito di carità del Santo Fondatore, che amava soccorrere ogni forma di povertà, materiale e spirituale, fidando in maniera sconfinata nella Divina Provvidenza. Nel 1922 fu nominato Canonico della Collegiata della Santissima Trinità di Torino. Fu anche, nel 1931, Provicario generale della diocesi e Vicario per la Vita Consacrata dell’arcidiocesi torinese. Gli ultimi tre anni della sua vita furono segnati da una malattia cardiaca che però non gli impedì di esercitare la sua missione di confessore. Morì a Torino il 7 maggio 1939.