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Oggi 7 agosto la chiesa celebra san Sisto II, 24° vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica e martire; le origini di questo papa sono ignote; della sua vita prima dell’elezione, agosto 257, è conosciuto solo ciò che riporta il Liber Pontificalis e cioè che era greco, Sisto succedette al suo predecessore, papa Stefano I, durante il pontificato di quest’ultimo, era sorta una violenta disputa tra la Chiesa di Roma e le Chiese africane ed asiatiche, riguardo alla riammissione degli eretici e al battesimo da loro amministrato: la polemica aveva rischiato di finire in una completa rottura tra Roma e le altre Chiese. Il pontificale di Sisto II è contrassegnato da due editti dell’imperatore Valeriano, il primo dell’agosto 257, che vietava le riunioni dei cristiani, imponendo ai vescovi e ai presbiteri di apostatare, disponendo l’esilio ai refrattari, mentre il secondo ordinava l’immediata esecuzione dei membri del clero che non si fossero sottomessi. A Sisto II, che era più conciliante di Stefano I, va il merito di aver riportato la pace all’interno del mondo cristiano ripristinando le relazioni con le altre Chiese. Tuttavia, in parziale accordo con la posizione decisamente assunta dal suo predecessore, incentivò l’uso romano di riammettere alla comunione con la Chiesa mediante l’imposizione delle mani e di ritenere valido il Battesimo da loro amministrato. Poco prima del pontificato di Sisto II, l’imperatore Valeriano
aveva pubblicato il suo primo editto di persecuzione, con il quale aveva obbligato i cristiani a partecipare al culto degli dei pagani e aveva impedito loro di riunirsi nei cimiteri, minacciando con l’esilio o la morte chiunque fosse stato trovato a disubbidire l’ordine (l’editto costò infatti la vita a papa Stefano I). Sisto II riuscì inizialmente a compiere le sue funzioni di pastore dei cristiani senza subire interferenze da coloro che dovevano far rispettare l’editto imperiale, ma nei primi giorni di agosto del 258 l’imperatore pubblicò un nuovo editto di persecuzione e Sisto II fu uno dei primi a cadere vittima di questo editto. Per eludere la vigilanza degli imperiali, Sisto, il 6 agosto, riunì i fedeli in uno dei cimiteri meno conosciuti, quello di Pretestato, sulla Via Appia, mentre era seduto sulla sua sedia in procinto di parlare all’assemblea, fu subito arrestato dai soldati sopraggiunti e avendo rifiutato di sacrificare agl’idoli pagani fu decapitato, con lui subirono il martirio sei diaconi uccisi insieme a lui, Felicissimo, Agapito, Gennaro, Magno, Vincenzo e Stefano, ai quali aggiunge, ma ucciso il 10 agosto, il più famoso Lorenzo; Sisto II fu il primo papa che assunse un nome pontificale già utilizzato in precedenza e quindi dopo la sua morte venne aggiunto il numerale “II” al suo nome. Morì il 6 agosto 258.
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