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Oggi 23 maggio la chiesa celebra san Desiderio di Langres, nacque a Genova nell’alta Valle Sturla, chiamato a quei tempi Fràvega, nel IV secolo. Desiderio doveva essere uno dei primi cristiani del luogo. Si racconta che frequentasse un santo eremita, ritiratosi a far vita di preghiera e di penitenza su quelle colline, a distanza di sicurezza dal caotico centro urbano. Fu il terzo vescovo di Langres (Francia), di origini così antiche, che divenne, ai tempi dei Celti e dei Romani, capitale dei Lingoni (oggi
Langres). Nel 345 muore il secondo vescovo, Giusto, non trovando accordo sulla persona da scegliere, il popolo inviò alcuni rappresentanti a Roma perché fosse il papa stesso a nominare il loro vescovo. Voci celesti si udirono proclamare: «Desiderio è il prescelto, Desiderio sarà il vostro vescovo!». Ma a Langres nessuno si chiamava Desiderio. Fu così che una rappresentanza di clero e fedeli decise di recarsi a Roma, per far dirimere la questione a papa Giulio I; il quale, anziché nominare il nuovo vescovo, avrebbe dato un responso sibillino: «Sulla strada del ritorno il vostro desiderio sarà esaudito». Rimessisi in cammino verso la patria, i langresi, giunti a Sturla, cominciarono a risalire la valletta omonima, fino ad at¬traversare una zona coltivata dove un aratore era intento a stimolare i suoi buoi recalcitranti, esclamando a viva voce: «Per la vita di De-siderio, andrete!». Quel nome attirò la loro attenzione sul villico. Avvicinatolo, egli si qualificò come “Desiderio, servo di Gesù Cristo”. I pellegrini compresero all’istante che quello era l’uomo designato da Dio come loro pastore. Ma egli si schermì, al punto di piantare di colpo il bastone in terra col dire: «Amici, io sarò vostro ve¬scovo quando questa verga fiorirà». Ed ecco che il pezzo di legno si sa-rebbe immediatamente ricoperto di foglie, fiori e frutti, inducendo Desiderio a obbedire alla manifesta volontà divina. Con¬sulta¬tosi con l’eremita, ottenne la sua benedizione. Fu pertanto accompagnato a Langres, dove ricevette l’ordine sacro. Del suo ministero episcopale si sa poco. Sant’Atanasio, patriarca di Alessandria, lo cita nella sua “Apologia contra arianos” e ciò ha indotto alcuni agiografi ad inserirlo tra i partecipanti al Concilio di Sèrdica (odierna Sofia, in Bulgaria), durante il quale i vescovi occidentali proclamarono nuovamente la retta fede nella Trinità e il primato del vescovo di Roma, contro l’eresia ariana che li negava. La sua vita fu troncata in maniera cruenta, allorché Langres venne accerchiata da un’orda barbarica. Durante l’assedio, Desiderio si affacciò dai ba¬stioni della città per implorare i barbari di risparmiare i suoi abitanti, ottenendone in cambio oltraggi e minacce. Il vescovo allora, per evitare stragi e distruzioni, si offrì in ostaggio, a riscatto della salvezza dei suoi concittadini. Uscito fuori delle mura, accompagnato da alcuni preti e diaconi, i barbari gli misero le mani addosso, lo torturarono e lo decapitarono insieme ai suoi compagni; ma poi prodigiosamente abbia raccolto la sua testa mozzata, e sia riuscito a rientrare in Langres per condividere la sua sorte con i suoi fedeli; patrono dei parti difficili e dei giuramenti.
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