a cura di don Riccardo Pecchia
Mercoledì 10 agosto di festeggia, nacque nel 225 a Huesca (Spagna), ancora giovane, fu inviato a Saragozza per completare gli studi umanistici e teologici; fu qui che conobbe il futuro papa Sisto II. Questi insegnava in quello che era, all’epoca, uno dei più noti centri di studi della città e, tra quei maestri, il futuro papa era uno dei più conosciuti ed apprezzati. Tra maestro e allievo iniziarono quindi un’amicizia e una stima reciproche. In seguito entrambi lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma. Nel 257 Sisto fu eletto vescovo di Roma e Lorenzo il 30 agosto del 257 fu nominato arcidiacono, con il compito di gestire la diocesi di Roma, per occuparsi delle attività caritative, delle vedove e delle persone povere e degli orfani. Entrambi subirono l’editto di persecuzione pubblicato dall’imperatore Valeriano con il quale obbligava i cristiani a assistere ai riti degli dei pagani, impedendo loro riunirsi nei cimiteri e nelle catacombe. Sisto II dapprima riuscì a scampare alla persecuzione ma, in seguito fu arrestato ed in seguito martirizzato in un cimitero, il 6 agosto insieme a quattro dei suoi diaconi, tra i quali Innocenzo; dopo l’assassinio di Sisto II, l’imperatore avanzò le sue pretese sui tesori della Chiesa; Lorenzo si rifiutò di consegnarli e chiese tre giorni di riflessione, ne approfittò per distribuirli tra i poveri e il terzo giorno condusse tutti costoro davanti a Valeriano, spiegando che davanti a lui si trovavano i veri tesori della Chiesa. Allora il quarto giorno, il 10 agosto 258 Lorenzo, che aveva 33 anni, subì il martirio bruciato sulla graticola; patrono dei bibliotecari, dei cuochi, degli osti, dei librai, dei pasticcieri, dei pompieri, dei rosticcieri, lavoratori del vetro e dei diaconi permanenti