La “percoca” è il termine con cui in Campania e anche in qualche altra regione del sud Italia viene chiamata comunemente la pesca gialla. si intendono alcune varietà di pesca a polpa gialla, compatta e non spicca, cioè aderente al seme, che sono coltivate in diverse regioni italiane. Si tratta di pesche a polpa gialla, molto compatta e non spicca, ben adesa al seme.
In Campania, le varietà col pizzo (coltivata originariamente soprattutto nella zona Flegrea) , la puteolana (anche detta “del Vesuvio”), la terzarola (cioè della terza epoca, perché matura a fine estate) e la giallona di Siano, sono anche riconosciute come prodotto agroalimentare tradizionale.
E’ tradizione estiva, inoltre, mangiare le percoche tagliate a grosse fette ed immerse nel vino (possibilmente in brocche di ceramica). Normalmente, per prima cosa si beve il vino, che acquisisce uno squisito gusto fresco e fruttato, poi si consumano le percoche intrise di vino.