È bastata la bomba d’acqua del primo nubifragio autunnale per riportare alla luce il solito problema dell’incuria dei regi lagni nel comune di Saviano. Tema dibattuto in tante occasioni di campagna elettorale, e poco affrontato poi nella gestione ordinaria anche perché la manutenzione è della Regione e non del Comune in cui l’alveo è presente.
La Regione ha l’obbligo della manutenzione ordinaria del bacino per assicurare soprattutto la sicurezza di tutti quelli che vivono in prossimità del regio.
Prendiamo ad esempio la situazione dell’alveo che attraverso una parte del territorio savianese: la Tappia Carlone. I cittadini che vivono a ridosso del regio lagno, nei giorni scorsi al primo nubifragio, hanno assistito alla solita scena di intasamento di materiali di scarto che mette a rischio la sicurezza del territorio. È stato necessario l’ intervento di uno scavatore fatto arrivare con urgenza dal Comune, per cercare di mettere riparo ad un disastro che in passato ha già colpito la povera gente del posto. Purtroppo il canale è pieno di rifiuti e sterpaglia che ostruisce il passaggio dell’acqua piovana e che ormai aumenta ad ogni nubifragio portando tutto a valle.
L’incuria e rattoppi superficiali fanno si che parte del muro, oggi, è interessato da crepe larghe tali da lasciar filtrare acqua e allagare la strada adiacente al canale tanto da impedire ai residenti di uscire dalle loro abitazione. In passato è già successo un disastro e altre volte ai cittadini è capitato di avere cantine e garage allagate.
La situazione può diventare grave se a stretto giro, prima che arrivi la stagione delle piogge, non si trovi una soluzione come avviare subito l’ attività di prevenzione e, soprattutto, la manutenzione ordinaria.
Sapremo nei prossimi giorni cosa sarà fatto a proposito, per ora auguriamoci che alle prossime bombe d’acqua sia tutto sotto controllo.
Nunziata Napolitano