Timori per la propria salute delle persone residenti nella Traversa Sena per l’imminente installazione di un’antenna per telefonia mobile 5G su un fondo agricolo di proprietà privata. Oltre all’accesso agli atti della Regione, del Comune, dell’ ARPAC dell’ ASL Napoli Sud 3, inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica di Nola e richiesta al Sindaco Carmine Addeo ed all’Assessore all’Ecologia Luigi Cappella la convocazione di una Conferenza di Servizi con tutti gli attori pubblici coinvolti. In programma nei prossimi giorni incontri con Legambiente e con Codacons.
“Non vogliamo essere cavie del 5G – hanno detto alcuni interpellati – rivendichiamo il diritto alla salute ed il principio di preventiva cautela in un territorio notoriamente colpito dalle polveri sottili e dai roghi illegali. Invitiamo – hanno proseguito – il Sindaco ed in particolare l’Assessore Cappella, pure per le sue competenze professionali, a sospendere ogni iniziativa lesiva dei nostri interessi fino alla conclusione dei dovuti accertamenti sanitari ed ambientali. Sollecitiamo – hanno concluso – l’intervento a nostro sostegno dell’ISDE Medici per l’Ambiente della Sezione di Nola, che fu determinante in passato a Saviano per lo spostamento dell’antenna dell’edificio scolastico Principessa Maria di Piemonte di Via Roma”
Il Comune di Saviano non ha un regolamento per la individuazione di specifiche zone dove posizionare impianti radioelettrici e fissare norme per regolamentarne l’installazione, ammesso che tale regolamentazione sia finalizzata al corretto uso del territorio ed alla minimizzazione della esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. In tal senso anche la Corte Costituzionale con l’importantissima sentenza n 307/2003 riafferma la piena potestà regolamentare degli Enti Locali. La carenza di tale provvedimento e del Piano Urbanistico Comunale, quest’ultimo a 16 anni dall’approvazione della Legge regionale n 16/2004 e 9 anni dal regolamento n 5/2011, negli ultimi anni ha di fatto semplificato sul territorio savianese, già gravato dall’attraversamento – anche in prossimità di civili abitazioni – degli elettrodotti ENEL, la realizzazione di impianti di telefonia mobile tanto più perché essi non assimilati alle normali costruzioni edilizie e considerati opere di urbanizzazione primaria e di pubblica utilità dal Decreto Gasparri del 2002.
Giuseppe Allocca