di Lucio Ianniciello
La situazione in casa Scandone e’ sempre più complicata. L’incontro tra il sindaco Festa, il Presidente Mauriello e il ds Alberani ha prodotto nulla. Il roster al momento non può essere costruito per mancanza di risorse economiche e una massa debitoria notevole che si aggira sui 10 milioni di euro. La crisi ha generato altri effetti, piuttosto prevedibili. Non e’ stata versata la cifra quasi irrisoria di 1800 euro alla FIP per la fornitura del materiale tecnico relativamente al campionato di Serie B a cui la Scandone dovrebbe partecipare. Condizionale d’obbligo. Non e’ prevista nessuna sanzione immediata ma aleggiano oscuri presagi. Inoltre l’Enel ha staccato la fornitura di energia elettrica al PalaDelMauro. Bollette non pagate, convenzione scaduta e uffici da liberare. In questo caso ci può essere una soluzione, la concessione in fitto come ha precisato Festa. Purtroppo e’ l’ ultimo dei problemi al momento in quanto e’ in gioco la sopravvivenza del club. Aver mantenuto la matricola e la denominazione e’ stata un’azione molto apprezzabile ma e’ un’arma a doppio taglio, i debiti non possono essere scissi dalla gestione della Scandone. La pista wild card non e’ più percorribile. L’unica ancora sarebbe Petrucci, Presidente della FIP, ma immaginare come si possa uscire dal tunnel e’ impresa più che ardua. La Scandone e’ spalle al muro.