La Società Consortile Servizi Cimiteriali Avellino a r.l., in relazione a quanto emerso in giornata su alcuni quotidiani cittadini relativamente ad uno “scempio” che si sarebbe consumato presso il cimitero comunale di Avellino, in ragione di mancata manutenzione del verde, a tutela dell’impegno e del sacrificio di tante maestranze coinvolte nelle attività cimiteriali, nonché della dignità e della rispettabilità dell’azienda, ritiene necessario chiarire alcuni elementi evidentemente non noti a chi ha sollevato la questione, che ben avrebbe potuto chiedere lumi per poter essere delucidato.
In relazione, infatti, alla manutenzione del verde si chiarisce che la Società concessionaria dei servizi cimiteriali pone al servizio del cimitero di Avellino ben tre giardinieri, quotidianamente impegnati nella pulizia e nella manutenzione del verde cimiteriale. Per amore di verità, tuttavia, si evidenzia che la manutenzione del verde delle aiuole private delle singole cappelle non è oggetto della concessione, né potrebbe esserlo in ragione del fatto che detto verde è posto in proprietà privata.
Il verde da manutenere è, invece, costantemente attenzionato, curato e custodito dai giardinieri, per i quali è stato predisposto un planning operativo: individuare un paio di piccole arterie o addirittura vanelle tra due cappelle private come esplicative di uno “scempio” appare in realtà molto ingiusto laddove si dovesse procedere alla comparazione con quanto avveniva prima della concessione.
Infatti, precedentemente all’attribuzione concessionaria, la manutenzione del verde cimiteriale (attualmente senza spesa per l’amministrazione comunale) veniva affidata ad una impresa esterna che – l’ultimo appalto, ancora in lire, assommava a 60 milioni – effettuava esclusivamente due lavorazioni annuali.
È evidente che non può essere minimamente paragonato un lavoro quotidiano ed a costo zero per le casse comunali con un lavoro con cadenza semestrale ed effettuato a titolo, giustamente, oneroso.
A proposito, invece, di alcuni marmi e lapidi rilasciati nelle aree di confine delle singole cappelle private, ugualmente ritenute oggetto dello “scempio” presso il cimitero di Avellino, si fa sommessamente presente che la concessionaria non ha alcuna titolarità ad acquisire e conferire eventualmente come rifiuto oggetti lapidei ipoteticamente – ma nessuno può affermarlo con certezza – scarti di lavorazioni effettuati dalle miriadi di imprese edilizie che operano presso le singole cappelle gentilizie.
In maniera costante vengono, infatti, sistemate, riorganizzate, migliorate, le condizioni di un’area cimiteriale molto vasta, garantendo attenzione e cura anche alle sepolture private non più curate dai discendenti: basti pensare alla cura costante e doverosa nei confronti delle sepolture degli eroici caduti delle due guerre.
Pertanto, la Società Consortile Servizi Cimiteriali Avellino a r.l., nella serena convinzione – emergente dai tanti apprezzamenti provenienti dai cittadini utenti che ritengono significativamente migliorate le condizioni del Cimitero di Avellino, in ragione di una formidabile intuizione del compianto sindaco Antonio Di Nunno – che i servizi di manutenzione, di cura e custodia abbiano visto in questi anni un evidente miglioramento, pur nella consapevolezza che tutto può essere migliorato, prega gli organi di stampa di voler evidenziare le cose buone e l’impegno profuso in questi anni, magari ricordando lo stato in cui si trovavano le aree cimiteriali comunali prima dell’affidamento alla concessionaria.
Alla stessa maniera, in piena trasparenza, ogni organo di informazione potrà richiedere alla Società Consortile Servizi Cimiteriali Avellino a r.l. un sopralluogo per verificare de visu il livello di attenzione e cura delle vastissime aree cimiteriali.