E’ rimasta uccisa mentre deponeva le uova. Schiacciata da un mezzo meccanico utilizzato, di notte, per la pulizia della spiaggia. Così, è morta Bianca, la tartaruga marina rinvenuta sul litorale vicino Siracusa venerdi scorso, dal bagnino che, subito, ha allertato i volontari del WWF. Bianca, era un esemplare noto. Due anni prima, infatti, aveva deposto le sue uova in località Avola, vicino a Cassibile. Oleana Olga Prato, del WWF, intervenuta sul posto, dopo aver riconosciuto lo sfortunato esemplare, non ha potuto fare altro che constatarne la morte. Vicino alla tartaruga, sono state rinvenute le sue uova deposte poco prima.
Il nuovo incidente, sta facendo discutere. Le località note, da sempre utilizzate dalle Caretta per la deposizione delle uova, sono infatti sempre più limitate. Le molteplici attività umane, soprattutto nel periodo estivo, si moltiplicano. Con le spiagge prese d’assalto da vacanzieri e bagnanti, le tartarughe non riescono più a trovare quella tranquillità necessaria allo svolgimento di un compito così delicato come quello della prosecuzione della specie. Senza considerare, poi, alcuni atteggiamenti scorretti messi in atto da taluni proprietari e gestori di stabilimenti balneari che, denuncia WWF Italia, “tendono ad allontanare gli esemplari di tartarughe e a nascondere i nidi deposti per paura che il loro stabilimento diventi una zona di riserva che limiterebbe i guadagni”. Anche per questo, negli ambienti che si occupano di salvaguardia e protezione di un animale marino così fondamentale per l’ecosistema e già in sofferenza da decenni anche a causa delle reti, come la tartaruga, da tempo si chiedono nuove tecniche da utilizzare per la pulizia di spiagge ed arenili e la limitazione della pesca a strascico che distrugge la posidonia ed i fondali. Così da garantire, finalmente, un futuro migliore e meno incerto ad uno degli animali più affascinanti che ancora solcano i nostri mari.