“La scuola pubblica e gli insegnanti sono un pilastro portante della formazione dei cittadini di domani. Indebolirli significa minacciare seriamente il futuro del Paese”.
Lo sostiene Pellegrino Palmieri, candidato al consiglio regionale della Campania nel collegio di Avellino, per la lista Davvero/Verdi, secondo cui “il motivo è semplice e può sembrare retorico e banale: se uno Stato può considerarsi civile e progredito è perché composto da cittadini istruiti e dotati di senso civico. Queste cose una persona le apprende nelle scuole: non è un dono di nascita né viene assimilato per osmosi”.
“Indebolire gli istituti pubblici – continua – significa non solo che la conoscenza ritorna ad essere prerogativa delle elité, ma anche abbassare il livello generale del senso civico e dell’istruzione del Paese, pagando il prezzo di una popolazione più ‘incivile’. E l’inciviltà è il primo passo verso la criminalità e il disordine. Indebolire i docenti significa disarmare i garanti del processo di istruzione e civilizzazione. Purtroppo ancora oggi esistono casi in cui famiglie che vivono in posti di riconosciuta difficoltà socioeconomica, non riescono a garantire ai propri figli un livello adeguato di preparazione alla corretta vita in collettività. Questa lacuna viene colmata proprio dagli insegnanti”.
“Per questo – conclude – la serenità degli insegnanti e la corretta gestione degli edifici pubblici, dalla manutenzione della struttura alla tutela di tutti i lavoratori di una scuola, sono i fondamenti basilari di un futuro migliore per il Paese. Chi ne mette in pericolo l’esistenza va combattuto”.