Pista satanica o il miraggio del facile guadagno. Sono queste le nuove, inquietanti, ipotesi alla base della scomparsa di Gianluigi Russo. Del caso del ragazzo di cui non si hanno più notizie dal 18 ottobre del 2013, se ne è occupata anche la nota trasmissione di Raitre «Chi l’ha visto?» che ha riacceso i riflettori sulla drammatica e misteriosa vicenda.
Dopo un anno e 4 mesi da quel giorno, dunque, i familiari sembrano orientati a cercare in nuove direzioni ovvero quella che vedrebbe Gianluigi coinvolto in sette esoteriche oppure quella del giovane attirato dalla possibilità di poter guadagnare del denaro. Ad avvalorare la prima ipotesi, secondo i familiari, il ritrovamento sul suo personal computer e sul suo i-pod di alcuni collegamenti con siti a contenuto satanico nonché di simboli esoterici: «Io stesso ho potuto notare questi elementi all’interno del pc e del i-pod di Gianluigi – afferma Paolo Lamberti, compagno della madre del giovane dopo la separazione dal marito Rocco -, non l’ho mai conosciuto ma desidero più di ogni altra cosa che torni presto ad abbracciare Anna e la sua famiglia». Gli apparecchi elettronici sono ora al vaglio di un perito privato chiamato dai familiari per ulteriori approfondimenti: «Ad oggi non abbiamo nessuna notizia di mio figlio – afferma la signora Anna distrutta dal dolore – . Ti prego Gigi facci sapere almeno che stai bene, anche solo con un piccolo cenno. Ti aspettiamo tutti, questo comportamento non è da te. Torna a casa». Gigi è, infatti, ricordato da quanti lo hanno conosciuto come un giovane riservato, timido con pochi amici ma dedito al lavoro, alla palestra e alla famiglia, un giovane che passava le sue serate leggendo libri oppure al pc e che mai si sarebbe potuto allontanare da casa senza lasciare traccia.
Così dopo oltre un anno, si aprono scenari che potrebbero indirizzare le ricerche verso strade inaspettate. Nessuna pista al momento ha portato alla svolta rispetto alle sorti del giovane che proprio lo scorso 3 febbraio ha compiuto 27 anni e che sembra essere svanito nel nulla dopo essere uscito di casa in tuta senza portare nulla con sé a bordo della proprio auto. La stessa auto che pochi giorni dopo fu ritrovata, da alcuni ragazzini, abbandonata davanti all’ingresso della Base americana dismessa di Campomaggiore a Montevergine. A nulla sono valse le ricerche da parte delle forze dell’ordine nonché di decine di volontari andate avanti fino a setacciare l’intera montagna raggiungendo anche i canali fluviali di Mugnano del Cardinale. «Gianluigi era strano nei giorni precedenti la scomparsa – ricorda la madre – ci ha abbracciati come per un saluto, era nervoso e agitato, chissà cosa lo turbava. Spero che in qualche modo ci contatti qualunque cosa sia successa». Proprio questo avvalorerebbe l’ipotesi dell’allontanamento insieme a qualcuno come suggerirebbe anche l’azione delle unità cinofile e dei cani molecolari impegnati nelle ricerche tutti fermatisi al bivio antistante l’incrocio che conduce alla Base Nato. Ad oggi, quindi, l’allontanamento volontario rimane l’ipotesi più accreditata anche se, nel caso in cui dovessero trovare riscontro concreto le piste vagliate dai familiari, sarebbe molto probabile il coinvolgimento nella vicenda di almeno un’altra persona.