L’ allarme sulle difficoltà di riapertura delle Scuole nella normalità e nella sicurezza è lanciato dall’Associazione nazionale presidi. Sul territorio regionale operano 50 mila Istituti scolastici, con articolazioni in 4 mila plessi, con specificità diversificate e distinte. Ma per operare nel rispetto dei protocolli anti -Covid sono necessarie almeno altre sei mila aule.
E’ programmata per il 14 settembre, la riapertura delle Scuole. E che l’impegno assunto nei vari livelli istituzionali, possa essere rispettato, è auspicio generale, considerati tutti i valori sociali e civili che il sistema-Scuola costituisce nei rapporti intergenerazionali. Un percorso che appare, però, arduo e complicato, specie in Campania, alla luce della disamina messa a punto dall’Associazione nazionale dei presidi, la cui sezione regionale è presieduta da Francesco De Rosa. Una disamina, per la quale l’auspicata ripresa, dopo il lungo lockdown imposto dal Covid–19 lo scorso anno scolastico, appare segnata da tanti ostacoli da superare e rimuovere; è “ un work in progress”- sostiene De Rosa– che richiede solerzia e continuità di interesse e attenzione piena, per dare concretezza alle linee-guida del Comitato tecnico scientifico.
Un primo e pesante fattore di criticità è costituito in Campania dalla carenza di ben sei mila aule per le attività didattiche. Sono sei mila aule, la cui disponibilità è prioritaria, per garantire l’organizzazione dei servizi; sei mila aule, da aggiungere alle 50 mila aule che formano la mappa logistica delle mille Scuole operanti sui territori ed articolate, a loro volta, in 4 mila plessi, in cui è attiva la forza di lavoro culturale e didattico formata da 80 mila docenti, a servizio di circa un milioni di ragazzi,ragazze e giovani.
E con i problemi da risolvere sul versante degli spazi e ambienti utilizzabili, si pongono quelli dei banchi monoposto, funzionali al rispetto delle linee-guida di sicurezza sociale nelle aule e per i gruppi– di– classe. Le richieste avanzate dalle Scuole campane, sulla base delle ricognizioni fatte dalle dirigenze, equivalgono al 61% del totale, che, in media nazionale è pari al 29 %; in pratica i banchi monoposto richiesti per la funzionalità delle Scuole campane sono otto volte più numerosi di quelli richiesti dalla Valle d’Aosta e quattro volta più numerosi rispetto alle richieste delle Scuole sia del Veneto che dell’ Emilia–Romagna. Sono banchi che ancora mancano e che dovrebbero essere consegnati entro la prima settimana di settembre.
C’è ancora molto da fare e da organizzare. Una prospettiva, per la quale l’Associazione nazionale dei presidi ha indetto per il 28 agosto un seminario di studio, per focalizzare i problemi sul tappeto, fissando i percorsi di risoluzione.