Blitz a Rione Aversa: sequestrato il bar “Musica e Caffè” e sospesi il vicecomandante Cesare Rubicondo ed un maresciallo dei vigili urbani Vincenzo Melillo. La misura interdittiva è stata disposta dal Gip Sicuranza su richiesa del sostituto procuratore Venezia. La Procura ipotizza, a vario titolo, i reati di false certificazioni urbanistiche e abuso in atti d’ufficio in violazione del testo unico sulla pubblica sicurezza. Indagati anche Modestino Martino e altri quattro funzionari comunali, Luigi De Cesare, Antonio Fusco, Ciro Melillo e Giovanni Iannaccone. La Procura ha avviato indagini su diverse ipotesi di reato: violazione delle norme urbanistiche e illegittimità concessoria originaria per la realizzazione del bar. Questo l’esito dell’operazione condotta ieri pomeriggio, intorno alle 16, dagli uomini della Questura di Avellino, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato. Ai proprietari del bar, riconducibile alla famiglia Ciccone, la Forestale ha notificato il sequestro anche dell’area adiacente all’esercizio dove, nel corso di questi mesi, è sorto un chiosco gelati, un forno per le pizze, diverse giostre e tavoli e, più di recente, anche una veranda in plastica dove gli avventori hanno la possibilità di accomodarsi per consumare. Grande dispiegamento di forze dell’ordine, alle quali, ad un certo punto, si è aggiunta anche la Misericordia, chiamata per un leggero malore che ha colpito uno dei proprietari della struttura. L’operazione è stata portata avanti con grande rapidità e discrezione, ma l’arrivo in rapida successione di dieci uomini e cinque auto ha attirato davanti la struttura di Valle decine di passanti e curiosi. Il blitz rientra nelle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Avellino, guidata da Rosario Cantelmo, sulla festa per la promozione in serie B dell’Avellino Calcio. Dopo la sfilata del pullman con gli eroi biancoverdi, la serata continuò infatti proprio a Rione Aversa, negli spazi antistante e retrostante la struttura finita ieri sotto sequestro. Le anomalie relative alla procedura seguita potrebbero anche allungare la lista delle persone indagate, già nei prossimi giorni. Un filone al quale la Procura stava lavorando da tempo nel massimo riserbo. Ieri il primo passo che sembra destinato ad aprire un nuovo fronte di azione nella lotta alle illegalità. Non è il primo caso in cui Piazza del Popolo finisce nel mirino dell’ufficio inquirente, in particolare sul fronte dell’abusivismo edilizio e dei controlli da parte dell’amministrazione pubblica. Per avere un quadro più preciso bisognerà valutare ora le anomalie emerse dall’istruttoria ed aspettare i prossimi passi della Procura.