Ancora un episodio di violenza nel serinese che vede coinvolti giovani del luogo. I Carabinieri della Compagnia di Avellino hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria cinque ragazzi ritenuti responsabili a vario titolo di tentato omicidio, lesioni personali e minacce nonché furto in concorso.
I fatto risalgono alla sera di domenica scorsa: una chiamata del 118 allertava i militari della Stazione di Serino che un minorenne era stato ricoverato presso il reparto di chirurgia del “Landolfi” di Solofra per una ferita da taglio penetrante alla regione lombare destra.
Immediatamente gli operanti si portavano presso il citato ospedale ed avviavano una complessa attività d’indagine. Da subito i Carabinieri hanno riscontrato non poche difficoltà soprattutto per la quasi assente collaborazione del minore che continuava a giustificare la ferita riconducendola ad una caduta accidentale su di un coccio aguzzo di bottiglia.
L’acume investigativo dei militari però non si è fatto ingannare da tali dichiarazioni poco credibili. Infatti, grazie alla loro profonda conoscenza del territorio, hanno immediatamente iniziato a cercare i primi indizi, raccogliendo da subito le testimonianze di amici e cittadini nonché video dagli impianti di sorveglianza.
La caparbietà degli operanti ha portato dopo poche ore alla ricostruzione dell’evento. I Carabinieri riuscivano quindi a risalire all’aggressore: un giovane esercente del posto che per vendicarsi di un furto perpetrato nei suoi confronti alcuni giorni prima, decideva di incontrare i 4 presunti responsabili, verosimilmente per discutere dell’accaduto.
All’appuntamento, in una rapida escalation di livore, colpiva con due pugni al volto un ragazzo ed affondava la lama di un coltello nella regione lombare del 17enne ricoverato in ospedale. Quindi si dava alla fuga.
Identificato il presunto responsabile in un 25enne serinese, i militari si portavano presso la sua abitazione e procedevano alla perquisizione all’esito della quale veniva rinvenuto e sottoposto a sequestro un coltello multiuso.
Alla luce delle evidenze raccolte a carico del predetto nonché nei confronti dei quattro ragazzi, di età compresa tra i 17 e 20 anni, scattavano le denunce in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.