Il comune di Serino ha deliberato la richiesta dello stato di calamità naturale relativamente all’evento alluvionale dello scorso primo settembre. Nel comune irpino a fare danni, lo scorso primo settembre, era stata la piena e l’esondazione del Torrente “Savana” e del torrente “Barra”, entrambi affluenti del fiume Sabato, nonché la piena dei Valloni: “Cuminaglie” in località Ponte; “dei Lanzilli”, “Agnone” e “Uria” in località Boschetto; “Dell’Olmo” in località Isca; “Dell’Orso” in località S.Biagio e “Acinella” in località Cività, determinando l’invasione delle aree abitate delle frazioni S. Biagio, S. Sossio, Rivottoli e Ponte e di tutte le zone contermini, arrecando gravi danni a fabbricati, negozi e scantinati molti dei quali sommersi da fango e detriti che in alcuni casi hanno raggiunto l’altezza di circa due metri; numerosi autoveicoli sono stati sommersi e trasportati a valle e i residenti delle zone sono stati costretti a interventi di disostruzione delle abitazioni invase. Le reti fognarie sono state compromesse. Il piano seminterrato della sede comunale in frazione Sala è stato completamente allegato. Le conseguenze gravosissime sono state in parte contenute per l’intervento delle maestranze comunali. Serino, insieme con i comuni della valle del Sabato, ha licenziato la delibera da trasmettere alla Regione Campania per perorare l’ottenimento dello stato di calamità naturale e quindi ottenere il riconoscimento del risarcimento dei danni provocati dall’alluvione.