di Salvatore Guerriero
Presidente della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO – PMI INTERNATIONAL
L’equilibrio tra il numero di medici di medicina generale e il carico di lavoro che devono affrontare è una questione critica per la qualità dei servizi sanitari offerti in Italia. I dati dell’annuario statistico, sebbene non forniscano un quadro completo dei decenni precedenti al 2021, rivelano sfide significative nel settore.
L’aumento del carico di pazienti per medico sembra essere legato a una riduzione del numero di professionisti operanti. Questo è preoccupante poiché significa che, rispetto al 2009, ogni medico generico deve gestire un carico di lavoro maggiore, con meno tempo da dedicare a ciascun paziente. Questa situazione potrebbe mettere a rischio la qualità delle prestazioni offerte.
Nel 2021, l’Italia aveva un totale di 40.250 medici generici. La distribuzione geografica di questi professionisti è eterogenea, con la Lombardia in testa con 5.774 medici, seguita da Lazio (4.244), Sicilia (3.871) e Campania (3.631). Tuttavia, un dato interessante è che la regione con il maggior numero di medici non era necessariamente quella con il miglior rapporto pazienti/medico.
La Lombardia, ad esempio, sebbene avesse il maggior numero di medici generici, si classificava tra le regioni con il carico di lavoro più critico. In media, ogni professionista doveva affrontare 1.513,78 potenziali pazienti. La provincia autonoma di Bolzano presentava il valore più alto con 1.560,46 residenti per medico generico. Al terzo posto per il carico di lavoro elevato c’era la Calabria (1.498,98). In contrasto, le regioni con i rapporti più favorevoli erano l’Umbria (1.063,39), il Molise (1.076,45) e la Sicilia (1.093,12).
Questi dati evidenziano l’importanza di una distribuzione equa dei medici sul territorio, oltre a una maggiore formazione e assunzione di professionisti per affrontare le esigenze sanitarie della popolazione. Un carico di lavoro eccessivo per i medici di base può compromettere la qualità delle cure offerte e la capacità di rispondere tempestivamente alle necessità dei pazienti.
È fondamentale che le politiche sanitarie italiane tengano conto di queste sfide e si impegnino a garantire una forza lavoro medica adeguata per mantenere loelevati standard di assistenza sanitaria in tutto il paese. In un’epoca in cui la salute pubblica è di primaria importanza, investire nella formazione e nell’assunzione di medici di medicina generale è una mossa cruciale per il benessere della nazione.