Sfratti. Un dramma per molte occupazioni abusive: Paternostro (SCSD), una vergogna da colpire duramente.

Sfratti. Un dramma per molte occupazioni abusive: Paternostro (SCSD), una vergogna da colpire duramente.

Una nuova ondata di sfratti, sarebbe in arrivo nei prossimi mesi. E’ un problema grave, drammatico, per tante famiglie. La casa è un bene essenziale ed un Paese civile ha il dovere di preoccuparsi di chi perde la casa, per i motivi più vari e finisce con dormire in macchina o sotto i ponti. Le periferie della grandi città, stanno vivendo la violenza dell’occupazione di alloggi e si segnalano casi di occupazione di appartamenti, momentaneamente liberi: è una vera e propria giungla della violenza e della sopraffazione. Così ha dichiarato La Segretaria Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD), Anna Paternostro. Vi sono tanti appartamenti di edilizia popolare vuoti, graduatorie di assegnazione, in piedi da anni….intanto….”si occupa”. Qualche volta ad occupare è un disperato, spesso c’è la mano della criminalità. Liberare un appartamento occupato abusivamente – ha continuato Paternostro – richiede una enormità di tempo, nei casi in cui finalmente si decide di allontanare gli abusivi,  negli altri casi, gli “abusivi”, fanno a tempo a diventare genitori e nonni, sempre nella casa occupata: questo è estremamente diseducativo e rappresenta un brutto esempio, perché  ingenera la sensazione di impunità. Gli sfratti, in esecuzione di sentenze, riguardano generalmente, casi di fine locazione e di morosità. Lo Stato – ha rimarcato Paternostro – deve essere vicino a questi cittadini e creare le condizione affinché possano avere un “tetto sulla testa”, mente agli “occupanti” dovrebbe imporre, con forza, fermezza ed immediatezza, il rispetto della Legge. Vi sono migliaia e migliaia di appartamenti di edilizia popolare liberi, non assegnati o assegnati e non consegnati ecc.. Il nostro Paese, per il rispetto dovuto alla sua gente, non può permettersi queste lungaggini. I cittadini – ha concluso Paternostro – hanno il diritto, a ricevere dalle Istituzioni, risposte rapide e concrete. Meno burocrazia, meno lungaggini, anche così si rispetta la nostra gente.