Si chiude solennemente il Sinodo della Chiesa di Nola. É appena terminata, infatti, la celebrazione eucaristica nella Basilica Cattedrale di Nola, durante la quale mons. Beniamino Depalma ha consegnato alla Chiesa dei santi Felice e Paolino il documento finale del Sinodo diocesano, redatto a partire dalle propositiones votate dall’assemblea e a lui presentate lo scorso 14 maggio.
Con questa celebrazione “non si chiude un capitolo della storia della nostra chiesa diocesana – ha detto mons. Depalma nella sua omelia – si apre piuttosto quel “libro della vita feriale” delle nostre comunità parrocchiali, nelle quali ci impegneremo a tradurre e rendere leggibile quella stupenda avventura che mossi dallo Spirito abbiamo vissuto insieme nelle assemblee sinodali. Vogliamo farci compagni delle famiglie e dei giovani – ha proseguito Padre Beniamino – nelle solitudini esistenziali e affettive che si vivono in tempi in cui, le fragilità coniugali e il disorientamento occupazionale, fa temere la dimenticanza da parte delle istituzioni. Vogliamo farci compagni dei poveri che bussano alle porte delle nostre parrocchie. Vogliamo farci compagni degli ammalati portando loro il balsamo della vicinanza nel dolore, anche attraverso i sacramenti. Vogliamo farci compagni di quegli uomini e quelle donne che, mossi dal desiderio di giustizia e dal sogno di rendere vivibile questa nostra storia, si esporranno a voler rendere un servizio nell’impegno per la città e per il territorio. Vogliamo accompagnare i presbiteri – ha concluso mons. Depalma – nel loro ministero attraverso una corresponsabilità laicale sempre più adulta e formata, anche attraverso percorsi di studi accademici e teologici”.
“Il Libro sinodale – scrive mons. Depalma nell’Introduzione del documento – è un testo di sintesi di quanto lo Spirito ha suggerito alla nostra Chiesa attraverso il dibattito e la riflessione del Sinodo. Non è un manuale di norme, nè un altro Codice di leggi: non ce n’è bisogno. Non è nemmeno un mio Atto conclusivo ch ponga termine a un cammino. Come dice Papa Francesco, il sinodo più che un evento è uno stile […] É appunto un Libro sinodale. Un Libro, quando è bello ed è vero, è frutto di una riflessione, narra una storia, racconta una esperienza, provoca alla riflessione, rilancia un cammino”.