Antonio Iovine, conosciuto come ‘o ninno e arrestato nel novembre del 2010, ha deciso di collaborare con la Procura della Repubblica di Napoli. Il boss del clan di camorra dei Casalesi ha cominciato da qualche giorno a ricostruire ai Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli attività e rapporti: dalla gestione delle attività criminali, alle guerre fra clan, ai rapporti con esponenti politici. Iovine è considerato uno dei quattro capi del clan dei Casalesi, insieme a Francesco Bidognetti, Francesco Schiavone (conosciuto come Sandokan) e Michele Zagaria. Condannato all’ergastolo in via definitiva al termine del processo “Spartacus”, il più importante contro i Casalesi, Iovine è stato arrestato dalla Polizia, dopo 15 anni di latitanza, nell’autunno del 2010 in un covo in una casa di Casal di Principe e per quattro anni è stato detenuto in regime di carcere duro. Roberto Saviano scrive su Repubblica: “è uno che sa tutto. E quindi ora tutto potrebbe cambiare. La terra trema per una grossa parte dell’imprenditoria, della politica, per interi comparti delle istituzioni. Le aziende grandi e piccole che hanno ricevuto, che sono nate e che hanno prosperato grazie ai flussi di danaro provenienti da Antonio Iovine, si sentono come in una stanza le cui pareti si stringono sempre più”.