Di seguito la nota del gruppo consiliare “SiAmo Pratola Serra”
Sono circa tre anni che il comune di Pratola Serra, pur riscuotendo regolarmente la Tari dai cittadini, non paga Irpiniambiente per la raccolta dei rifiuti, maturando un debito che supera il milione e mezzo di euro e le prime ingiunzioni di pagamento sono arrivate.
Oggi scopriamo che l’amministrazione comunale ha depositato un atto di citazione avverso la società di raccolta, per un credito ammontante a circa 3 milioni di euro.
Senza entrare nella tecnicità della questione, pensiamo sia importante chiarire alcuni aspetti della paradossale vicenda creatasi, nella quale chi ha fornito il servizio oggi risulta essere debitore.
I debiti accumulati dal comune di Pratola Serra, per non aver “mai” pagato Irpiniambiente, sono certificati da fatture mai liquidate dal comune, il quale solo a distanza di anni, e a seguito delle prime ingiunzioni di pagamento si ricorda di citare in giudizio la società irpina.
La situazione ancora più paradossale è data dal fatto che i circa tre milioni di euro che l’amministrazione Aufiero chiede vengano restituiti, sono soldi dei cittadini.
In pratica sulla Tari, che i cittadini hanno regolarmente pagato, l’Ente Comunale non può avere alcun margine di guadagno, la tassa infatti va calcolata ogni anno in base ai costi da sostenere e il tutto va riversato ad Irpiniambiente.
Questo vuol dire che fino ad oggi abbiamo pagato più di quanto avremmo dovuto e malgrado tutto questo, Irpiniambiente non è stata pagata.
Sulla rocambolesca vicenda non facciamo previsioni visto che sarà un giudice a pronunciarsi, ma augurandoci di incassare le cifre dichiarate, i nostri amministratori farebbero bene a dire in che modo intendono restituire ai cittadini i circa tre milioni di euro, perché quelle somme erano nel Piano Finanziario della Tari e non possono in alcun modo essere utilizzate per sanare la situazione debitoria del comune.
Una situazione debitoria che trova piena conferma nella sospensione dei progetti sociali, di ogni ordine e grado, avviati dall’amministrazione Aufiero per circa 86 beneficiari fin dal 2013. Proprio alcuni di essi, come ad’esempio il progetto “ambiente”, veniva finanziato dalle entrate della Tari.
Invitiamo infatti a non credere a quanto si vocifera sui presunti fondi provenienti dalla Regione o da qualche altro ente atti a finanziare i suddetti progetto, è bene che i cittadini sappiano che ogni anno, nella bolletta della “spazzatura”, oltre alla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è stato pagato anche il “Progetto Ambiente” per i 30 beneficiari.
Per contro, il comune di Pratola Serra oltre a non pagare Irpiniambiente ha sospeso tale Progetto che annualmente incide sulla bolletta per circa 200 mila euro.
In tutto questo i nostri amministratori ingaggiano avvocati per contestare le ingiunzioni di pagamento, altri soldi dei cittadini, non presentano ancora i risparmi annunciati con il cambio di gestione e continuano nel valzer delle cariche dirigenziali anziché presentare la rimodulazione del Piano Finanziario della Tari 2019.