di Carmelo Perugia Poeta-Scrittore, giornalista freelance
Oggi assistiamo, con codardia, paura ed inerzia, a continue aggressioni, a popoli, inermi e vulnerabili, da parte di supremazie, che rendono ciechi, gli occhi sia dei propri governanti, che dei propri cittadini.
La Palestina, ancora una volta è colpita nel cuore della propria dignità, nel cuore soprattutto dei bambini, nelle loro fragilità, rigando di sangue la terra, del Signore, che non sembra trovar pace.
Laddove, la serenità dovrebbe rifiorire, il dolore prende sempre più piede.
Laddove, la tristezza e l’arroganza, vivono, una speranza può rinascere.
In tutto, questo la comunità mondiale, non può e non deve tacere, ma intervenire.
Il silenzio, la cecità volontaria, di certo non fortifica l’armonia, ma costringe popoli interi alla difesa.
Questione ormai decennale, che nulla ha portato se non il tormento di un etnia, che da solo sta combattendo un crollo umanitario, di difesa e di diritti umani senza precedenti, le cui cause principali sono il volontario rifiuto dei diritti umani, del popolo nato in Palestina.
Basta assistere, ma intervenire, aiutando coloro che attualmente e continuamente stanno vivendo il continuo pericolo di ostilità e brutalità, ed rifiuto ai primari mezzi di esistenza.
Chiudo con questa mia frase: “Capire per aiutare, comprendere per crescere insieme”.