Si è tenuto un incontro a Palazzo Caracciolo con i sindacati, per discutere del problema dei dipendenti che dovranno essere tagliati e presi in carico da altri enti istituzionali di primo livello, in previsione del taglio di 1 miliardo di euro di tagli alle Province previsto dalla Legge di Stabilità che è in corso di approvazione al Parlamento. L’attacco, però, è stato rivolto dalle organizzazioni sindacali al presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, reo di avere assunto nuove figure nell’ente. “Il presidente ha inserito in organico, cioè all’indomani delle elezioni di ottobre tre persone nello staff provenienti dall’esterno ed ha bandito concorsi per assumere due dirigenti. Qualcosa non quadra, chiederemo gli atti e li porteremo alla Magistratura. Credo sia stata commessa qualche leggerezza visto che mentre si parla di esuberi poi si assume”. Gli stessi dipendenti in assemblea avevano già sollevato la questione. Gambacorta ha così replicato: “Ho applicato la legge e la procedura che fin dal 2009 vige in questa amministrazione. Non ho fatto nulla in più”.
“Riteniamo non servano ulteriori commenti per sottolineare la palese contraddizione di un ente che di fatto è obbligato a licenziare però assume. Che altro aggiungere”, ha affermato il consigliere Stefano Farina. Il segretario generale della Cisl IrpiniaSannio, in accordo con Simeone (Uil) e Petruzziello (Cgil) ha formulato una proposta che sarà illustrata nella conferenza dei capigruppo, che è la seguente: convocare un consiglio provinciale tematico sulla questione, oppure inserire l’argomento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio previsto per fine anno.