Errare è umano, oltre ad essere un’opportunità eccezionale per crescere in modo umile e renderci conto che la vita è una prova quasi continua da cui apprendere; è da saggi anche accompagnare ogni errore, ogni disattenzione, con uno “scusami”. Una virtù di “pochi” che “molti” dovrebbero mettere in pratica. Quello accaduto ieri a Baiano al passaggio della carro funebre del dottor Sommese, dovrebbe terminare con una presa di coscienza dei protagonisti, in particolare dai primi cittadini presenti in “alta uniforme”, fregandosene che i lori cittadini sono chiusi in casa per loro stesso ordine e sanzionati in caso in cui mettono la testa fuori l’uscio dalle forze di polizia locale senza giustificato motivo. Tutti noi siamo meravigliosamente fallibili. Lungi dal valutare l’equivoco come una cosa negativa, è necessario valutarlo in tutta la sua trascendenza e in dettaglio per poter apprendere da esso. L’errore non è altro che un invito diretto a migliorare. Ai cittadini del baianese andrebbero presentate le giuste scuse dai loro rappresentanti per chiudere questa pagina triste di un momento storico che difficilmente sarà dimenticato dalla memoria umana.