La fascia tricolore avellana visita Auschwitz, il campo di concentramento tristemente noto in tutto il mondo, in cui più di un milione di persone tra ebrei, dissidenti politici, zingari e polacchi stessi furono uccise. Il Campo di concentramento è, dal 1979, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e visitabile con visite guidate di gruppo in varie lingue.
L’ingresso al campo di concentramento costa 40 zloty (circa 10 euro) e comprende anche la visita con la guida, che accompagnerà il gruppo per tutto il percorso prima nel campo di Auschwitz e poi di Birkenau (il percorso dura circa 4 ore totali)La visita inizia proprio da Auschwitz, con l’ingresso dal tristemente noto cancello con la scritta “arbeit macht frei” (“il lavoro rende liberi”).
A tale proposito abbiamo chiesto una considerazione al primo cittadino avellano Domenico Biancardi: “Cosa dire di questo posto? Nessun libro di storia, nessuna lezione scolastica, nessun documentario storico, nessun racconto dei sopravvissuti, nessuna narrazione orale o scritta di chi ci si è già recato, può dare a mio parere l’idea del groviglio di emozioni da cui si viene investiti nel corso della visita al più grande campo di sterminio d’Europa. Il campo di concentramento di Auschwitz necessita di una preparazione, di sicuro storica, perché devi andare sapendo già cosa vai a vedere, ma soprattutto psicologica: nonostante credessi di essere pronto e abbastanza forte per visitare questo posto, devo dire che l’impatto con questa realtà è stato davvero duro. Ci si aspetta di vedere un posto di sofferenza, ma poi non si pensa che davvero verrà la pelle d’oca nel visitarlo e nel sentire la guida raccontare la storia. Bisogna assolutamente andare a visitare posti del genere almeno una volta nella vita, anche solo per rendersi conto di quanto è successo neanche 80 anni fa, e cercare di non dimenticare soprattutto se poi stragi di massa purtroppo ci sono ancora. Chi dimentica la storia è destinato a riviverla”.