Si è svolto questa mattina presso la casa comunale di Sirignano un tavolo di concertazione per la riqualificazione, valorizzazione e tutela del “Pomodorino Spunzillo del Partenio” il quale comprende 4 ecotipi locali che sono: “Il Baronetto Rosso con Spunzillo”; Mini San Marzano Rosso con Spunzillo; il Ciliegino Rosso con Spunzillo; il Ciliegino nero con Spunzillo.
Grazie all’attenta coltivazione di questa varietà unica di pomodorini effettuata da Vito Napolitano, con un passato da amministratore locale nel comune di Sirignano, che è un appassionato produttore e cultore del prodotto, sta con tenacia ed impeto portando avanti il progetto insieme ad una dozzina di altri contadini. Lo scopo è quello di salvaguardia e valorizzare il “Baronetto Rosso”, una pianta che raggiunge i due metri di altezza, che produce una buona quantità di questo pregiato pomodorino che non ha altri simili in tutto il resto del pianeta. La loro caratteristica è la grandezza, o meglio la loro minuscola pezzatura, sotto i 10-12 grammi.
All’incontro di questa mattina erano presenti esperti del settore chimico e alimentare che sono attratti da questo tipo di pomodoro in quanto avrebbe delle caratteristiche nutrizionali eccezionali rispetto agli altri comuni pomodori in circolazione e soprattutto effetti benefici sulla salute.
L’incontro iniziato con il saluto del primo cittadino Raffaele Colucci ha visto la presenza al tavolo anche di altri due sindaci mandamentali, Marco Santo Alaia di Sperone e Alessandro Napolitano di Mugnano del Cardinale, del presidente del Parco del Partenio Francesco Iovino, parco del Partenio che rappresenta proprio l’area in cui grazie al clima e al tipo di terreno, il prodotto trova particolare attecchimento e crescita. Presenti anche il dott. agronomo Italo Santangelo e la dottoressa Rosa Pepe, bravissima ricercatrice del CREA-OF di Pontecagnano che avvierà la fase scientifica necessaria per la caratterizzazione genetica e morfologica del Baronetto rosso e dei suoi cugini. Assente giustificato il prof. Luigi Campanella, garante per la chimica per il CNR e principale esperto italiano in materia. Il dibattito, costruttivo e particolarmente interessante ha visto partecipare anche il noto chef avellano Francesco Fusco, che con il suo ristorante-orto “Il Moera” e tra i gli chef più apprezzati del territorio mandamentale.
Il processo di valorizzazione del “Baronetto Rosso” ha quindi oggi messo le basi perchè possa diventare un volano di crescita per il territorio baianese e soprattutto rappresentare un’attività economica per svariati gruppi di agricoltori. Gli amministratori presenti si sono impegnati a valorizzare con l’aiuto anche dell’Unione dei Comuni quello che potrebbe diventare un domani un marchio distintivo dell’intera area.