Interessante incontro questa mattina a Sirignano presso Madremia, originale locale guidato dallo chef Giovanni Arvonio, dove è possibile gustare pizze gourmet realizzate con lievito madre tenuto per 30 ore in una camera a vista per la fermentazione e con ingredienti provenienti dal territorio irpino e campano di altissima qualità e accuratamente selezionati.
E proprio di lievitazione si è parlato questa mattina con esperti del settore tra cui, oltre allo Chef padrone di casa Giovanni Arvonio erano presenti Giuseppe Vecchione dell’agenzia Comunicare Network, che è stato tra gli organizzatori dell’evento, Pasquale Porcaro, pizzaiolo di Madremia, Claudio De Sena pizzaiolo della pizzeria Magma di Torre del Greco, Michele Armano giornalista de “Il Denaro e docente di Gambero Rosso e il docente dell’Università del Sannio il prof. Di Carlo Di Cristo. A moderare i lavori Fosca Tortorelli, giornalista enogastronomica, dinanzi ad un gruppo ristretto di invitati, tutti appartenenti al mondo gastronomico mentre a rappresentare il territorio il primo cittadino di Sperone l’avv. Marco Santo Alaia. Ognuno dei presenti ha ben argomentato quello che era il tema della mattinata: la Fermentazione del lievito madre. La Fermentazione viene utilizzata dalla maggior parte delle persone per indicare, oltre al naturale aumento di volume di un impasto grazie all’azione dei lieviti, anche un valore in positivo o in negativo che caratterizza la bontà di un prodotto da forno, quali pizza o pane: cattiva lievitazione, lievitazione non completa, lievitazione che continua nello stomaco, ecc. Si è cercato di sgomberare il campo da pregiudizi e dalle inesattezze legate a questo particolare processo, step fondamentale di ogni impasto lievitato. Con le nostre telecamere abbiamo trasmesso in diretta l’ampia discussione sulla nostra pagina facebook ufficiale di Bassa Irpinia che alleghiamo.