Ieri a Sirignano, in occasione della festività di Sant’Andrea Apostolo, in processione è stato portato oltre alla statua del santo anche il “Crocifisso Miracoloso”. Un evento che si è ripetuto dopo oltre un secolo. Nei secoli passati questo Crocifisso veniva portato in Processione quando occorreva debellare calamità naturali che si abbattevano sul territorio, come la peste, fame e carestia. I fedeli rivolgevano le loro preghiere al crocifisso anche quando per mesi non pioveva e i terreni diventavano aridi e sterili. Si racconta in un articolo dello storico Dott. Pasquale Colucci, sulla rivista “Il Clanius”, che al rientro in Chiesa del Crocifisso durante una processione, subito dopo la Santa Messa, il Cristo abbia aperto e chiuso gli occhi e trasudato acqua dai pori del costato. La notizia di questo miracolo si diffuse rapidamente nei vari paesi limitrofi e la gente accorse a Sirignano nella Chiesa di Sant’Andrea Apostolo per pregare e venerarlo. Il vescovo dell’epoca per permettere a tutti di potere pregare dinanzi al crocifisso decise di tenere aperto il luogo di culto giorno e notte. Si narra che in questa occasione si verificò un nuovo miracolo, ovvero un uomo di Mercogliano, colpito da una grave forma di malattia, recandosi a Sirignano nella Chiesa di Sant’Andrea per pregare davanti al Crocifisso, guarì. Ieri, dopo oltre un secolo, il Crocifisso Miracoloso per la prima volta è di nuovo uscito dalla Chiesa e portato in processione insieme alla statua di Sant’Andrea Apostolo.