Allo scorcio sulle motivazioni di premio sulla sessione degli audiovisivi, la cui proiezione ha appassionato il folto e bel pubblico giovanile di Palazzo Caravita, segue la pubblicazione dell’excursus di alcune motivazioni per il conferimento dei Mai d’Argento –2024 per le sessioni di poesia e narrativa, saggistica, reportage d’ inchiesta e informazione, grafico– pittorica, composizioni plastiche e arte varia. Un’opportunità, per inquadrare lo spirito d’impegno, con cui le comunità di classe d’ Istituti e Licei hanno accolto il bando di Concorso, che vuole essere- ed è- veicolo di promozione e sensibilità per la cultura dell’ambiente e per l’osservanza della normalità ecologica.
Si ricorderà che i percorsi tematici da sviluppare, secondo le categorie di sessione, con graduatorie distinte tra partecipanti – in gruppo o singolarmente- di Scuole d’ Istruzione di primo grado e Scuole d’ Istruzione di secondo grado, sono stati tracciati, presentati e illustrati con una documentata e specifica pubblicazione, alla luce di Agenda 2030 e di Cop– 28, focalizzando (1) l’ obiettivo del Forum mondiale e del G-20 per la messa a dimora entro il 2030 di mille miliardi di alberi sul pianeta-Terra; (2) la rilevanza delle colture idroponiche e acquaponiche, per contenere il consumo dei suoli e razionalizzare il consumo delle risorse idriche; (3) le energie rinnovabili e le comunità energetiche rinnovabili; (4) il rapporto tra letteratura e ambiente, con riferimenti alle opere di Giovanni Pascoli, Giosuè Carducci, Gabriele D’ Annunzio, Harry Potter, Susanna Tamaro, Carlo Collodi.
Poesia
Gli alberi e le loro storie
I.c. Giovanni XXIII– Giuseppe Parini– Baiano \ Sperone – Secondaria di I°- Classe prima- Sezione B – Peluso Carlo
La composizione narra l’ideale Viaggio sul Pianeta- terra, che l’autore fa con straordinari e loquaci compagni d’avventura, dal boabab alla sequoia e tanti altri, incluso il prediletto castagno dai … cento cavalli, simbolo, testimone e protagonista della rituale e festosa tradizione dei Mai, onorati e celebrati tra le comunità cittadine che vivono ai piedi dei lussureggianti Monti Avella, del maestoso Litto e del gioioso Arciano.
La freschezza creativa e l’originalità sono il bel pregio dell’autore che dialoga con la Natura, amica e confidente. E’ la Natura, Alma Mater delle specie viventi.
Dalla tradizione alla transizione– Cartellone illustrativo con sagome di alberi
I.c. Monsignor Pasquale Guerriero– Avella – Scuola secondaria I°- Classe seconda, sezione B. D’ Avanzo Giorgia, Esposito Francesca, Gaglione Michele, Genovese Vito, Napolitano Pietro
La tradizione dei Mai è rappresentata con semplicità di trasporto e viva capacità di immedesimazione nei suoi significati più autentici, che si traducono nell’amore per il territorio, il bel paesaggio incastonato nel verdeggiante Massiccio del Partenio, cuore dell’omonimo Parco regionale della Campania, che incorona e protegge la piana di Boscofangone, estesa tra Nola, Marigliano, Acerra, per protendersi verso Caserta, Aversa, Capua, Castelvolturno, la costa del Tirreno.
E’ la riscoperta del senso d’identità, che si amplia verso le problematiche ambientali del nostro tempo, la cui soluzione risiede nelle scelte di responsabile coscienza sociale, per costruire un rapporto d’amore vero con l’ Ambiente e con la Natura. E’ il rapporto che pervade e ravviva lo spirito della conversione ecologica, che non saccheggia la Natura, ma la cura, rispetta e tutela, quale Casa comune dell’ umanità.
Il Maio
I.c. Giovanni XXIII– Giuseppe Parini– Baiano \ Sperone – Scuola secondaria di I°- Classe prima, sezione D – Annalaura Melissa
I versi fluidi e piani raccontano il Maio, così come festeggia tra il Monte Arciano e la Chiesa parrocchiale dedicata a Santo Stefano, protomartire della cristianità e patrono della comunità di Baiano. Una rivisitazione del rito nei suoi momenti più intensi, con l’apice del coinvolgimento emotivo che si vive con l’accensione del Gran Falò, nella serata del Giorno del Santo Natale. E’ l’alto Falò– ‘ O Fucarone, allestito al centro della strada che conduce alla Chiesa-, che, protettivo, riscalda il Maio.
Reportage d’ informazione giornalistica
I Mai: natura, tradizioni e folclore del Mandamento baianese
I.c. Giovanni XXIII– Giuseppe Parini – Baiano \ Sperone – Classe II- sezione, F – Plesso di Sperone
Il testo costituisce un’ importante testimonianza di lavoro, partecipato e condiviso dall’ intera comunità di classe,- II secondaria di I°, sezione F-, con una puntuale e attenta ricognizione sulle ritualità del Maio praticate e vissute sul territorio. E’ lo stile del reportage giornalistico che dà notizie e informazioni nella più ampia gamma possibile, ponendo lettrici e lettori nella condizione di maturare personali riflessioni e conoscenze esaustive per chiarezza espositiva. Una narrazione fotografica ben curata nei dettagli e negli elementi che, a loro volta, conferiscono un’impronta del tutto peculiare e distintiva delle specifiche ritualità che si celebrano in ogni comunità. Ritualità, di cui l’ Albero è l’archetipo in assoluto.
Saggistica
Dolce, fragile natura – I.c. Monsignor Pasquale Guerriero– Avella – Scuola secondaria I°- Classe III- Sezione B – D’ Avanzo Domenico, Festa Rosa, Montanile Orsola
La tematica del rapporto uomo–natura è analizzata in tutti i suoi multiformi aspetti, attingendo ai principi del panismo, di cui un’ariosa e vibrante rappresentazione è espressa da La Pioggia nel pineto, scintillante e splendida testimonianza di gioiosa liricità intensa e vivida, di cui Gabriele D’ Annunzio è fine interprete.
Duttile e interessante la trasfigurazione, che autore e autrici compongono nell’elaborazione testuale, rivisitando i versi de La Pioggia nel pineto. Un’operazione semantica e linguistica nello stesso tempo, che si traduce nell’esortazione ad ascoltare la Natura ch’ amore per la vita, per la pace e la libertà. Un mondo sgombro da avidità e odi.
Generazioni a confronto
I.c. Monsignor Pasquale Guerriero– Avella – Scuola secondaria I°- Classe terza- Sezione B – D’ Avanzo Domenico, Festa Rosa, Montanile Rosa
Il testo riscopre il significato e i valori dei legami intergenerazionali. E’ il racconto, di cui sono protagonisti nonni e nonne, ritrovandosi nella tradizione del Maio e di tutto ciò che ha rappresentato per la cultura materiale e immateriale del territorio, identificato con l’area dell’ Unione intercomunale della Valle dell’ Alto Clanio, di cui Avella è il cuore pulsante per storia, patrimonio archeologico, arte, dinamiche produttive e di lavoro. Ma è anche ed essenzialmente il racconto, in cui l’autore e le autrici evidenziano la loro sensibilità e attenzione verso le problematiche energetiche e del surriscaldamento indotto dal consumo delle risorse fossili. E’ l’ orizzonte delle energie da fonti rinnovabili, per promuovere e favorire la de–carbonizzazione. Le Comunità energetiche rinnovabili, di cui siano artefici consapevoli famiglie, cittadine e cittadini, ma anche le Istituzioni locali, sono l’ unica soluzione praticabile con spirito di responsabilità civile e solidale.
Una prospettiva tematica del tutto coerente con le decisioni della Cop 28 e gli obiettivi di Agenda 2030, che il saggio approfondisce con cognizione di causa. Un’ encomiabile espressione di conoscenza e di visione umanitaria.