Sirignano si prepara alla festa Votiva di S. Andrea Apostolo. Nel piccolo centro mandamentale, oltre un secolo fa, era il 1903 per l’esattezza, si moriva per il vaiolo e la Febbre Spagnola ed erano soprattutto i giovani a perdere la vita. Allora per contrastare queste epidemie si decise una mattina di andare a pregare in Chiesa e successivamente di portare in processione S. Andrea con il Santissimo Sacramento. Tutta Sirignano partecipò all’evento facendo il percorso storico, via Caracciolo, salita Fiordelisi, via Roma per poi ritornare in via Fiordelisi fino al Sale e Tabacchi verso via Principe di Sirignano. La statua del santo dopo via Principe venne portata in via Sgambati, “a basc e Santi” ed è in questa strada che accaddè il miracolo. Nei pressi dell’abitazione di “Ciccio o Furastiero”, c’era il figlio carabiniere gravemente ammalato. Nel momento in cui passò S. Andrea il giovane inizio a stare meglio e in seguito guarì insieme agli altri giovani del paese. S. Andrea con quella processione, si tramanda ormai da padre in figlio, concesse la Grazia a Sirignano. Da allora ogni anno, puntualmente, anche in condizioni atmosferiche avverse, l’8 di febbraio esce in Processione per Grazia Ricevuta il santo e per i Sirignanesi è giorno di Penitenza. Questo è il racconto che ci è stato fatto da un nostro lettore, Maicol Acierno, la cui testimonianza gli è stata tramandata dai nonni, la sua famiglia abita a Sirignano da ben 7 generazioni, un evento che ormai fa parte della tradizione locale.