I Carabinieri della Stazione di Chiusano San Domenico hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria tre donne della provincia di Napoli, di età compresa tra i 30 ed i 50 anni, ritenute responsabili di “Truffa” nonché “Indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento”.
L’attività d’indagine condotta dai Carabinieri prende spunto dalla denuncia sporta dalla vittima che qualche giorno prima aveva ricevuto una mail da un sedicente incaricato di un istituto di credito il quale, con l’invito ad utilizzare un link per aggiornare credenziali e dati personali, si procurava fraudolentemente le credenziali della sua carta di pagamento. Con l’accesso abusivo nella home banking della vittima venivano così effettuate spese per centinaia di euro.
Attraverso una serie di accertamenti i Carabinieri sono risaliti all’identità delle presunte responsabili, due di loro già note alle Forze dell’Ordine per analoghi reati portati a termine dopo essersi appropriate di dati e password delle vittime residenti in svariati comuni dell’Italia.
Molti avranno certamente ricevuto qualche strano SMS o mail con richiesta di comunicare i dati per favorire una pseudo “verifica” in atto da parte della banca o dalle Poste.
L’Arma invita a diffidare da queste mail poiché certamente si tratta di tentativi subdoli di rubare letteralmente i dati personali.
Questa tipologia di mail è detta “Phishing”, termine che tradotto dall’inglese in italiano vuol dire letteralmente “pescare”. Ed è quello che i truffatori tentano di fare per accaparrarsi i dati segreti che i correntisti detengono.
In Italia i tentativi di raggiro sono stati effettuati verso i clienti di Poste Italiane e dei maggiori gruppi e Istituti Bancari, per cui è importante che tutti gli utenti prestino la dovuta attenzione.
Queste comunicazioni hanno l’aspetto di una vera e propria mail che la banca o Poste Italiane potrebbe inviare a favore di una “verifica” dei dati: l’obiettivo del testo è quello di invogliare l’utente a comunicare i propri dati che, però, non giungono al proprio istituto, ma a criminali che sfruttano le informazioni per prosciugare i risparmi.
Quindi è molto importante prestare le dovute attenzioni: le Banche e le Poste Italiane non effettuano mai la richiesta di dati sensibili tramite mail perché optano per vie di comunicazione dirette e meno soggette a truffe.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, invita i cittadini a sporgerne immediata denuncia qualora si ricevi tale tipo di mail.