Dopo appena più di un mese dall’inizio del nuovo anno a Napoli è già allarme rosso per smog.
Secondo i dati Arpac, elaborati da Legambiente, raccolti dal 1 gennaio al 2 febbraio dalla centralina di Via Argine, infatti, ci sono già stati ben 25 sforamenti dei livelli limite della concentrazione delle polveri sottili PM10.
I dati sono molto allarmanti dato che la quota fuorilegge per gli sforamenti è di 35.
Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, accusa il ricorso a soluzioni estemporanee, adottate dalle amministrazioni, che non hanno portato risultati concreti nell’abbassamento dei livelli di smog. Secondo la Imparato è fondamentale incentivare la mobilità sostenibile e trovare nuove soluzioni per il riscaldamento domestico.
“Si continuano a prendere provvedimenti disomogenei e anacronistici come il blocco dei veicoli che anzi penalizzano i cittadini. Sappiamo che tra le maggiori fonti di inquinamento a Napoli ci sono il porto e l’aeroporto. Da tempo noi abbiamo proposto che le banchine del Porto di Napoli vengano elettrificate ma sin ora non abbiamo ricevuto segnali in questa direzione. Se si vuole affrontare il problema si deve farlo in modo sistemico perchè come ci raccontano di dati Arpac, siamo in emergenza, l’aria diventa ogni giorno sempre più irrespirabile. Per abbassare rapidamente le polveri sottili proponiamo da tempo di utilizzare delle autobotti per spruzzare acqua che non fa alzare lo smog, inoltre in questo modo avremmo anche le strade più pulite”- ha commentato il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.