Va avanti il percorso per la realizzazione di un’area di sviluppo interprovinciale che vede insieme Solofra, Forino, Fisciano, Baronissi, Mercato San Severino, Bracigliano, Calvanico e Pellezzano. Ieri il secondo incontro, a cui ha partecipato anche il Comune di Montoro, presso la sede di Palazzo Orsini della Città conciaria. Soddisfatto dell’esito Michele Vignola, sindaco di Solofra, che spiega: “Cresce l’entusiasmo da parte dei Comuni interessati. Ovviamente, in questa fase, prendiamo anche coscienza delle difficoltà che incontreremo soprattutto in termini di progettazione e di capacità di spesa. Siamo chiamati a mettere in condivisione personale e risorse”. “Adesso – aggiunge – stiamo lavorando ad un unico documento strategico dell’intero territorio, partendo dalla fotografia dell’esistente così da intercettare criticità e obiettivi da trasmettere, poi, ad una specifica cabina di regia che sottende l’intera area. Da qui mettere in piedi dei progetti omogenei e collettivi”. Intanto è già fissata la prossima convocazione: l’incontro si terrà martedì 26 aprile alle ore 15.30 sempre presso la sede del Comune di Solofra. “In questa occasione – annuncia il primo cittadino – porteremo all’approvazione un protocollo d’intesa (propedeutico ad una specifica convenzione tesa a organizzare e disciplinare l’operato dell’area di sviluppo) con uno schema di delibera che ogni Comune licenzierà per la prima adesione. Successivamente e parallelamente, ogni Comune individuerà il proprio ufficio di riferimento e di competenza che s’interfaccerà con la costituenda cabina di regia”. Il dato che emerge con forza è la volontà collettiva da parte dell’aggregazione territoriale di cogliere le opportunità di finanziamento legate ai 5 assi della programmazione comunitaria 2014-2020: crescita economica ed occupazionale, ricerca e sviluppo, problematiche ambientali ed energetiche, maggiore livello di istruzione, integrazione sociale e riduzione della povertà. Un link importante e strategico sarà quello con l’Università degli Studi di Salerno. Come evidenzia lo stesso Vignola: “L’ateneo di Fisciano potrà essere, senza dubbio, di ausilio alla cabina di regia sia in termini di progettualità che di professionalità messe in campo per concepire interventi quanto più incisivi possibili in ottica di sviluppo”.