Le intercettazioni telefoniche riportate da Il Fatto quotidiano e riprese dagli organi di informazione locali sulla triste e preoccupante vicenda riguardante il comune di Solofra sono un’ulteriore colpo alla democrazia e al rispetto delle Istituzioni da parte di chi dovrebbe, per formazione e ruolo, proteggerle. L’inquinamento dei pozzi e quindi delle sorgenti idriche del comune della concia rappresenta un fatto gravissimo per la salute pubblica di un vastissimo territorio. Fatto che avrebbe dovuto vedere in prima linea il sindaco Michele Vignola e i rappresentanti delle istituzioni irpine, al fine di stabilire responsabilità e di trovare soluzioni atte a restituire tranquillità e sicurezza ai cittadini, rispetto all’utilizzo di un bene primario come l’acqua. Assistiamo, invece, in queste ore, al palesamento di un comportamento dalla gravità assoluta che mirava all’affossamento di un’indagine che sarebbe dovuta essere caldeggiata proprio dal primo cittadino, nonché dall’ex-senatore Vincenzo De Luca, neonominato Presidente dell’Osservatorio regionale sui rifiuti. Entrambi i noti esponenti del Pd hanno provato ad abusare del loro ruolo per mettere a tacere chi invece provava a svolgere nel migliore dei modi il proprio lavoro, su un tema, come quello del disastro ambientale e dell’inquinamento delle falde acquifere, che in comune come quello solofrano, dovrebbero essere al primo posto di un’agenda politica seria. Per questo il coordinamento provinciale dei Verdi irpini chiede le dimissioni di Michele Vignola e dello stesso Enzo De Luca dalle cariche che ricoprono, non considerando in alcun modo tollerabile un atteggiamento lesivo dei principi democratici e non rispondente all’etica che ci auguriamo di trovare in chi amministra la cosa pubblica.
Coordinamento Verdi Irpinia.