“Irno service figlia dei politici”. Recita così lo striscione che gli attivisti di Forza Nuova hanno affisso davanti alla sede della municipalizzata. Una azione di protesta contro la società che gestisce il servizio acquedotto in città e che è finita nel mirino della Procura della Repubblica di Avellino per la poca tempestività e la non incisività nel gestire la fase emergenziale legata al rinvenimento di tetracloroetilene nell’acqua e nel pozzo di via Consolazione.