La città di Somma Vesuviana ha vissuto momenti di grande dolore per la scomparsa prematura e violenta del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, reagendo con compostezza, solidarietà e amore nei confronti di un proprio figlio, servitore dello Stato. Il sindaco Salvatore Di Sarno ha deciso di scrivere una lettera aperta alla comunità, alle autorità, alle forze dell’ordine, ai volontari, a tutti quanti hanno permesso di “salutare” Mario nel migliore modo possibile.
Ecco di seguito il testo della missiva.
“Lunedì scorso abbiamo salutato con una solenne cerimonia nella chiesa della Santa Croce il nostro concittadino Vicebrigadiere della Benemerita Mario Cerciello Rega. E’ stata una cerimonia sentita e partecipata come meritava il mio, il nostro amico. E dopo il momento del profondo dolore e della commozione è il momento di ringraziare quanti hanno fatto si che tutto si svolgesse secondo i protocolli e senza alcun intoppo. So che non è possibile ringraziare veramente tutti senza correre il rischio di omettere qualcuno e di ciò mi scuso anticipatamente. Un primo grazie va alla famiglia di Mario per aver consentito alla sua città natia un ultimo caloroso abbraccio al suo amato figlio.
Un sentito ringraziamento va poi all’Arma del Carabinieri che con sincero affetto ha tributato a Mario i più alti onori dovuti agli eroi caduti nell’adempimento del proprio dovere.
Grazie, anche a tutti gli altri Corpi dello Stato, dalla Guardia di Finanza alla Polizia di Stato, a quella Penitenziaria, all’Esercito, alla Marina Militare, fino ai Vigili del Fuoco che sono voluti essere presenti a questo ultimo saluto.
Senza doverli elencare uno per uno, ringrazio per la loro presenza le alte cariche dello Stato, i deputato, i senatori e i tanti colleghi sindaci che hanno testimoniato con la loro presenza la vicinanza delle Istituzioni alla famiglia di Mario e all’Arma dei Carabinieri.
Come comprensibile, l’organizzazione di un evento così delicato e complesso ha messo alla prova anche l’intera macchina comunale e in particolare il sistema di protezione civile. Nel poco tempo disponibile abbiamo fatto il possibile per mettere in campo, in collaborazione con l’Arma e con la Questura, una pianificazione che ha previsto l’impiego di centinaia di volontari della protezione
civile e della Croce Rossa Italiana che hanno affiancato il corpo della Polizia Municipale in un compito non semplice.
Un ultimo ringraziamento va alla comunità sommesse che ha dimostrato anche in questa occasione la sua parte migliore, e con compostezza e vero sentimento ha partecipato alla celebrazione e sopportato qualche inevitabile disagio.
Ciao Mario, Eroe dei nostri tempi. E se questo mondo non ti ha saputo proteggere, sappi che Somma Vesuviana non ti dimenticherà mai”.