Nel quadro della costante attività esercitata dal corpo a contrasto dell’evasione fiscale che minaccia l’economia legale ed altera le regole del mercato danneggiando i cittadini e gli imprenditori onesti, i finanzieri del comando provinciale di Napoli, a conclusione di una indagine coordinata dalla procura della repubblica presso il tribunale di Napoli, hanno sottoposto a sequestro beni mobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per oltre 1,5 milioni di euro. In particolare, i finanzieri della compagnia di Casalnuovo di Napoli, nei giorni scorsi, al termine di mirati accertamenti patrimoniali, hanno eseguito nei confronti di una società di Somma vesuviana operante nel settore del commercio all’ingrosso di materiale elettrico, nonché dell’amministratore della stessa, un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente di beni, sino al raggiungimento della somma di euro 1.607.737,00. Gli accertamenti delle fiamme gialle sono successivi ad una verifica fiscale dell’agenzia delle entrate che aveva fatto emergere l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 3,5 milioni di euro, permettendo a numerose imprese della provincia, utilizzatrici dei falsi documenti fiscali, l’evasione dell’I.V.A. e delle imposte dirette. Al termine dell’attività, l’impreditore è stato segnalato alla procura della repubblica di Napoli per omessa dichiarazione ed emissione di fatture false. L’operazione costituisce un brillante risultato della guardia di finanza di Napoli, impegnata quotidianamente nelle attività a contrasto dell’evasione fiscale e delle violazioni in materia delle leggi tributarie e, in generale, alle forme più insidiose di criminalità economico-finanziaria.