La Regione Campania mette in campo delle azioni per migliorare la regolarità dei dei lavori privati in edilizia con l’obiettivo ultimo di contrastare il ricorso al lavoro nero e rafforzare i livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ quanto prevede l’articolo 21 della legge 6/2016 di Palazzo Santa Lucia. Aspetti e caratteristiche della norma, che pone al centro il direttore dei lavori (chiamato ora ad esercitare puntuali controlli sulla manodopera e sull’idoneità tecnico-professionale delle imprese) saranno esaminati martedì 28 marzo, alle ore 16.00, in un incontro presso l’Auditorium del comune di Ariano Irpino. Organizzato dagli Ordini professionali territoriali degli Ingegneri, Architetti e Geometri della provincia di Avellino, in collaborazione con il Centro per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia e la Casse Edile della provincia di Avellino, il seminario (che segue quello di Avellino e Vallesaccarda) sarà aperto dai saluti istituzionali di Fulvio Fraternali, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Avellino, Antonio Fasulo, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Avellino, Gennaro Prevete, presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Avellino, Edoardo De Vito, presidente del CFS Edilizia della provincia di Avellino, Giuseppe Scognamillo, presidente dell’Ance di Avellino. A seguire gli interventi di Mennato Magnolia, segretario provinciale della Filca-Cisl, su “Lavoro sommerso in edilizia, i rischi, analisi dei dati e proposte per l’edilizia”, Giovanni Solimene, direttore del CFS Edilizia della provincia di Avellino, su “Un portale per gli adempimenti della Legge Regionale n. 6/2016”, Emilio Melito, direttore della Cassa Edile della provincia di Avellino, su “Il Durc in edilizia”. Le conclusioni saranno affidate a Claudia Campobasso, dirigente del Genio Civile di Avellino e del Servizio Sismico della Regione Campania nonché membro della direzione generale dei Lavori Pubblici e della Protezione Civile. La partecipazione all’incontro dà diritto a 3 crediti formativi professionali per gli iscritti agli ordini professionali coinvolti nell’iniziativa.