di Gianni Amodeo
Un’associazione impegnata a tutto campo in iniziative ed attività che promuovono i valori della famiglia e dei rapporti intergenerazionali, avendo quali riferimenti le fasce d’età, che coincidono con la Scuola dell’infanzia, la Scuola primaria e la Scuola secondaria di primo grado. E’ l’associazione Genitori del Sud che sviluppa da anni la propria mission in un’importante e variegata gamma d’iniziative e manifestazioni puntuali e ben strutturate, per favorire le dinamiche della sana e buona socializzazione, ma anche e soprattutto per agevolare la conoscenza dei molteplici profili della realtà, a cui rapportarsi senza subirne gli aspetti negativi e deteriori che sviliscono la dignità della persona e comprimono la condizione umana.
In questo quadro, si colloca il bando del Concorso di idee, edizione 2020, con il patrocinio della Fondazione Premio Cimitile, filo conduttore, Le sfumature del bullismo: i colori della paura. Un percorso tematico da affidare al linguaggio del disegno, per un racconto originale nella chiave d’ispirazione creativa e, nello stesso tempo, efficace per incisività di stile. E le sfumature da raccontare in punta di matita, tratteggio e tocchi di colore, messe in risalto dal bando, sono quelle che declinano il lato positivo, per dir così, della paura. E’ la declinazione della conoscenza, per la quale, guardandola e osservandola attentamente, s’impara anche e soprattutto a dominare la paura, appunto. E’ la paura che il bullismo genera in tante situazioni, in cui bambini,bambine come ragazze e ragazzi possono ritrovarsi come in una trappola vischiosa e senza vie d’uscita, se manca o diventa superficiale e sfuggente il supporto della famiglia, della scuola, delle istituzioni e della conoscenza che, di suo, aiuta non solo a dominare e contrastare, ma anche a governare la paura.
Tema interessante e di sicura attualità, quello del governare la paura con tutte le prudenze e misure necessarie – richiamando per vari aspetti il calvario delle paure che accompagna un po’ tanta parte dell’umanità nei correnti tempi di pandemia- a cui ha dato forma iconica e rappresentativa, il bel team di bambine e bambini della Scuola dell’infanzia del plesso intitolato alla poetessa “Alda Merini” ed incardinato nell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” . Una forma calibrata di racconto di gruppo, che ha polarizzato interesse e attenzione, acquisendo il titolo premiale della piena aderenza al tema del bando di Concorso versione 2020, nell’ambito della Rassegna del Premio letterario Cimitile, la splendida kermesse di caratura nazionale, su cui proprio nell’odierna giornata calerà il sipario della venticinquesima edizione, nella storica e suggestiva location del complesso delle Basiliche paleocristiane, Cittadella di preghiera e meditazione, “creata” da Paolino di Bourdeaux.
Un lodevole riconoscimento, per l’”Alda Merini”, che rende merito al buon lavoro delle insegnanti impegnate nel progetto, a vario titolo di impegno: Giovanna Guerriero, Mariangela Canonico,Maria Pia Vollaro, Maria Fiordellisi, Gelsomina Savinelli, Maria Grazia Biancardi.
“ Il riconoscimento nella prestigiosa manifestazione di Cimitile, dedicata alla consegna dei Campanili d’Argento per le migliori opere letterarie del 2020, è davvero uno stimolante e bene augurale viatico- dice il dirigente del “Giovanni XXIII”, il professore Vincenzo Serpico– per l’anno scolastico che ci apprestiamo ad aprire giovedì prossimo. Un viatico di illuminante incoraggiamento che s’accompagna con i sentimenti e le emozioni delle bambine e dei bambini dell’”Alda Merini”, il futuro delle comunità locali”.